Claudia Gioia
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Quella che inizialmente era una eventualità adesso appare come una certezza (salvo ricorsi ed interpretazioni alternative del regolamento). La commissione provinciale per il congresso del Partito democratico nella giornata di domenica ha bocciato la candidatura di Claudia Gioia, aspirante segretario cittadino, per un vizio di forma.
Ora la parola passerà alla commissione regionale, che si è riunita ieri fino a tarda sera e verosimilmente seguirà la linea tracciata dall’organismo vibonese. Quest’ultimo, formato da Antonio Carchedi, Elisa Lo Bianco, Samantha Mercadante, Maria Canduci e Mario Rizzo, ha messo nero su bianco i motivi dell’esclusione dalla competizione del prossimo fine settimana, che vede anche la candidatura di Francesco Colelli.
Nel confronto tenutosi da remoto si è proceduto alla verifica della lista depositata da Giovanni Di Bartolo, unico candidato alla carica di segretario provinciale, composta nel pieno rispetto dell’alternanza di genere. Per quanto riguarda la partita nel capoluogo, è stata esaminata la documentazione presentata da Francesco Colelli, la cui lista è formata da 14 candidati nel rispetto dell’alternanza di genere. All’interno della lista risulta candidato Carmelo Apa, componente della stessa commissione dichiarato decaduto a seguito di una verifica del regolamento regionale. La lista dell’altra concorrente, Claudia Gioia, presenta invece «un vizio di forma in quanto risulta sì composta da 14 candidati, 7 donne e 7 uomini, ma non rispecchia l’articolo 13 comma 7 del Regolamento per l’elezione del segretario e dell’assemblea regionale, delle assemblee provinciali e dei segretari di circolo».
Entrando nello specifico, il segretario di circolo è eletto dall’assemblea degli iscritti in collegamento a una o più liste di candidati al direttivo di circolo. «Le liste devono essere collegate ad un candidato segretario, che autorizza il collegamento, e non possono contenere un numero di candidati al direttivo superiore al numero previsto di componenti dell’organismo. Le liste devono essere formate, pena l’inammissibilità, nel rispetto dell’alternanza di genere. I candidati al direttivo vengono eletti secondo l’ordine di posizione nella lista», viene definito nel citato articolo del regolamento.
Il verbale della riunione è stato così trasmesso alla commissione regionale per il congresso per le ulteriori verifiche riferite alla lista di Claudia Gioia, sollecitando un urgente riscontro. Commissione che però, a distanza di quasi 24 ore non si sarebbe ancora espressa in merito alla richiesta della sua promanazione territoriale e questo silenzio potrebbe anche portare ad una presa di posizione di alcuni componenti di quest’ultima. Insomma, non c’è pace per il Pd di Vibo Valentia.
A pochi giorni dalla celebrazione del congresso del circolo cittadino si è così registrato l’ennesimo colpo di scena.
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