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Nicola Morra

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VIBO VALENTIA – Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia ha chiesto al prefetto di Vibo l’invio della commissione di accesso agli atti presso la Provincia di Vibo: «Per quale motivo il prefetto di Vibo, Roberta Lulli, non ha ancora inviato la Commissione di accesso agli atti alla Provincia di Vibo Valentia, atteso che il suo presidente, Salvatore Solano, si trova sotto processo per corruzione, estorsione elettorale e turbativa d’asta ed in quest’ultimo caso con le aggravanti delle finalità mafiose ed in concorso con il cugino Giuseppe D’Amico che risulta fra i principali arrestati dell’operazione Petrolmafie della Dda di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri?”.

 Morra interviene sul proprio profilo Facebook  a seguito della notizia diffusa tra ieri e oggi dai quotidiani locali che vede Salvatore Solano – presidente della Provincia – indagato (LEGGI), questa volta nelle vesti di sindaco di Stefanaconi, per abuso d’ufficio.

Morra al riguardo ricorda che il processo Petrolmafie è in corso dinanzi al Tribunale di Vibo dal dicembre scorso e pur emergendo «fatti gravissimi nei confronti del presidente Solano”, la Prefettura di Vibo non ha inviato alcuna Commissione di accesso agli atti alla Provincia per accertare eventuali infiltrazioni mafiose ed evidenzia che alcuni consiglieri provinciali di Vibo emergono dalle relazioni di scioglimento per mafia di alcuni Comuni del Vibonese.

«Si può avere un presidente di una Provincia rinviato a giudizio per estorsione elettorale e reati aggravati dalle finalità mafiose senza che la Prefettura invii alcuna Commissione di accesso agli atti?», conclude Morra.

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