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VIBO VALENTIA – Esclusi per mancato raggiungimento del punteggio minimo per l’ammissione. E così il Sistema Bibliotecario Vibonese e il Comune di Tropea rimangono a bocca asciutta non figurando nella lista degli enti nei confronti dei quali la Regione Calabria erogherà il finanziamento relativo all’avviso pubblico sugli eventi di promozione culturale per un totale di 3,23 milioni di euro. Sia la realtà bibliotecaria vibonese – che sta vivendo uno dei suoi periodi peggiori dalla sua fondazione – che l’ente locale guidato dal sindaco Nino Macrì non rientrano tra i beneficiari dei fondi per una manciata di punti, addirittura il primo per numeri decimali. Il minimo era 60, e il Sbv guidato dal presidente Fabio Signoretta ne ha totalizzati 59,67 vedendo in tal modo sfumare un contributo di bel 99mila euro; mentre sono 60mila gli euro a cui dovrà rinunciare il Comune costiero del Vibonese che ha raggiunto quota 58,23 punti.
L’avviso era finalizzato all’attuazione dell’Azione 6.8.3 del Pac 2014-2020 ed è orientato alla valorizzazione e alla migliore fruizione del patrimonio culturale regionale. Specificatamente, con lo stesso s’intendeva sostenere la promozione, la qualificazione, la realizzazione di eventi culturali in grado di mobilitare significativi flussi turistici. L’obiettivo, conformemente alla finalità del Piano integrato cultura 2022 è la promozione della cultura e del turismo sul territorio regionale. Al fine di rafforzare l’offerta turistica regionale e di contribuire al rilancio della stessa, l’Amministrazione regionale aveva quindi inteso, attraverso un programma regionale integrato in materia di promozione turistica e culturale, sostenere tutti quegli interventi finalizzati alla valorizzazione e promozione delle risorse del territorio che pongono in risalto il legame tra cultura, storia, arte, costume, tradizione, natura e sostenibilità ambientale. Il 24 aprile scorso, l’ultimo atto, con la pubblicazione sul sito della Regione Calabria, della graduatoria definitiva che, come detto, esclude gli unici due enti vibonesi.
Una doccia fredda, dunque, tanto per il Comune tropeano che sta facendo della promozione culturale uno dei suoi punti cardine, che per il Sistema bibliotecario la cui difficile situazione – c’è ancora in ballo la questione dei debiti accumulati con i Comuni e con la Regione, e la contestata mancata presentazione dei rendiconti degli anni precedenti – sembra non avere fine nonostante si stia mettendo in atto una sorta di taglio con il passato. Sta di fatto che quanto avvenuto rappresenta indubbiamente uno smacco in un territorio in cui vi è una consistente effervescenza culturale
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