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L’incontro in Prefettura a Catanzaro

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CATANZARO – «Saranno le strutture di Crotone e quella di Vibo Valentia ad essere impiegate maggiormente come i centri di accoglienza calabresi per i migranti. Su Crotone utilizzeremo l’immobile dell’ex Cie come nuova struttura dedicata al trattenimento ai fini del rimpatrio applicando quelle procedure di frontiera che sono state inserite nel decreto legge Cutro. Per Vibo Valentia, invece, quello che oggi è identificato come primissimo centro di accoglienza, in parte verrà ristrutturato ed ampliato con l’obiettivo di avere più posti a disposizione».

Lo ha detto il Commissario delegato all’emergenza migranti, il prefetto Valerio Valenti al termine dell’incontro allestito nella sala Giunta della Prefettura di Catanzaro, organizzato dal prefetto di Catanzaro Enrico Ricci per analizzare le modalità di intervento da approntare nel territorio regionale, in relazione al contesto emergenziale connesso all’eccezionale incremento dei flussi migratori in ingresso in Italia attraverso le rotte del Mediterraneo. «A queste strutture – ha aggiunto il prefetto Valenti – si aggiungono quelle segnalate dal prefetto di Reggio Calabria. Strutture già operative come Roccella Ionica, Stilo ed altre località individuate. Sappiamo che tutto questo non sarà abbastanza ma abbiamo ricevuto anche la disponibilità della Regione Calabria che si è resa disponibile ad individuare nuove aree da adibire, anche con la sistemazione di moduli abitativi, a centri di accoglienza. Credo che nell’arco di un mese potremo avere un sensibile aumento dei posti a disposizione. L’auspicio è quello di arrivare almeno a mille. Abbiamo anche costituito una sorta di cabina di regia, insieme a Regione, Invitalia e Vigili del Fuoco per poter capire i tempi di realizzazione con non dovranno essere mesi ma settimane».

All’incontro erano presenti, altresì, la sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto ed i prefetti delle province calabresi. «Un incontro – ha commentato la sottosegretaria Ferro – in cui sono state individuate quelle strutture che saranno messe nelle condizioni di ospitare i migranti in una maniera differente da come è stato fatto sinora. È fondamentale far capire che lo Stato c’è e, soprattutto, dimostrare che questa è una terra ospitale ed accogliente. Dopo l’accoglienza, però, c’è bisogno di nuove regole di integrazione e di sicurezza».

Un fenomeno, quello degli sbarchi che, negli ultimi mesi ha coinvolto in prima linea, regioni come Calabria e Sicilia. «Come Regione Calabria – ha detto Roberto Occhiuto – abbiamo offerto al prefetto Valenti una rosa di nomi di siti per dimostrare, concretamente, che la Calabria vuole avere un rapporto di leale collaborazione con il Governo e con il Prefetto per affrontare un’emergenza che sia nella Calabria ma anche nel nostro Paese, da soli, non possono affrontare. C’è bisogno del contributo di tutti per non essere travolti dai flussi migratori che si attendono».

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