Raffaele Scaturchio
1 minuto per la letturaUn vero e proprio propugnacolo. Poche parole quelle del sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio ma che descrivono icasticamente la sua posizione in merito ai parrucchieri. Più che una insubordinazione nei confronti del presidente del Consiglio e del Dpcm che ha fissato la deadline per la ripresa di questa attività al 1 Giugno la sua è una perorazione razionale di quanto questa categoria sta vivendo: «Un settore in ginocchio, che il recente Dpcm paragonandoli a bar e ristoranti ha devastato» sostiene il primo cittadino che facendosi latore degli stessi coiffeur ritiene confacente «aprire facendo indossare guanti e mascherine agli acconciatori, procedendo alla sanitizzazione delle poltrone e dello stesso salone e facendo entrare una persona per volta, evitando file».
Scaturchio li definisce “esigenze primarie” e sottolinea infine come di conseguenza all’ormai noto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in molti stiano interinalmente “facendo alla buona”.
Un appello accurato dunque affinché la situazione trovi un lesto epilogo e che segue a stretto giro la protesta di parrucchieri ed estetiste a Pizzo (LEGGI). Una vicenda che lo stesso sindaco ha seguito con interesse.
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