Esempio di Parco Eolico
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Il Ministero dell’Ambiente (Mase) ha avviato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per il Parco Eolico dell’Angitola, che prevede la realizzazione di 11 aerogeneratori nei comuni del Vibonese di Capistrano, San Nicola da Crissa, Vallelonga, e di quelli di Chiaravalle Centrale, Torre di Ruggiero e San Vito sullo Ionio nel Catanzarese. Si prevedono 15 posti di lavoro
VIBO VALENTIA – Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha avviato la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) per il Parco Eolico dell’Angitola, un impianto che prevede la realizzazione di 11 aerogeneratori con una potenza complessiva di 66 MW nei comuni del Vibonese di Capistrano, San Nicola da Crissa, Vallelonga, e di quelli di Chiaravalle Centrale, Torre di Ruggiero e San Vito sullo Ionio nel Catanzarese. Il progetto è stato presentato dalla società Parco Eolico dell’Angitola Srl e si inserisce in un contesto più ampio di transizione ecologica e sostenibilità, anche se resta da valutare attentamente l’impatto ambientale e territoriale per garantire un equilibrio tra sviluppo energetico e tutela del paesaggio.
L’iniziativa rientra tra le opere previste dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) e mira a potenziare la produzione di energia rinnovabile in Calabria. L’impianto sarà collegato alla Rete di Trasmissione Nazionale (Rtn) tramite un’infrastruttura progettata da Terna Spa.
Il Ministero ha verificato la documentazione presentata dalla società proponente, rilevando alcune carenze, tra cui l’assenza della firma digitale su determinati documenti, e ha richiesto un’integrazione urgente.
I CITTADINI POTRANNO AVANZARE OSSERVAZIONI
A partire dalla pubblicazione della documentazione sul portale ministeriale (avvenuta la scorsa settimana), è previsto un periodo di 30 giorni entro il quale cittadini, associazioni ed enti pubblici possono inviare osservazioni relative agli impatti ambientali dell’opera. Il procedimento sarà esaminato dalla Commissione Tecnica Pnrr-Pniec.
Notificato, quindi il procedimento a vari enti istituzionali, tra cui la Regione Calabria, le Province di Vibo Valentia e Catanzaro, i Comuni interessati e il Ministero della Cultura, che dovranno pertanto valutare l’impatto paesaggistico dell’opera.
LE EVENTUALI CRITICITà DA SANARE DEL PARCO EOLICO DELL’ANGITOLA
Sebbene il progetto del Parco Eolico dell’Angitola non ricada direttamente in aree naturali protette, la relazione del Ministero si è comunque segnalata la possibilità di interferenze con alcuni siti della Rete Natura 2000, come il Lago dell’Angitola, il Lago Lacina e il Bosco Santa Maria ed è per questo motivo, sarà necessaria una valutazione di incidenza ambientale, con il coinvolgimento degli enti di gestione delle aree interessate.
VALORE DI 5 MILIONI DI EURO E 15 NUOVI POSTI DI LAVORO
Secondo la documentazione presentata dalla società proponente, il progetto potrebbe avere effetti benefici sui territori interessati; innanzitutto avrà un valore economico superiore ai 5 milioni di euro e in second’ordine avrà la possibilità di creare oltre 15 nuovi posti di lavoro nella fase di realizzazione e gestione dell’impianto. Adesso, la fase di consultazione pubblica rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro del Parco Eolico dell’Angitola e le osservazioni e le valutazioni tecniche determineranno l’esito della procedura Via e l’eventuale rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto.
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