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Caterina Fanello

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VIBO VALENTIA – Caterina Fanello è una giovane donna di trent’anni, nata a Monterosso Calabro, una laurea in economia e marketing in tasca, ed una in sociologia quasi conclusa, un curriculum con esperienze internazionali e la voglia di investire ed innovare in Calabria.

Caterina dice che, nonostante gli studi, «dare e avere le ricordano molto più le relazioni umane che la contabilità», e bastano poche battute per capire quanto reale sia questa affermazione. Caterina negli anni si è costruita una professionalità che l’ha portata ad essere digital strategist affermata, e questo grazie ad una predisposizione all’ascolto «delle storie dietro ogni azienda». Ma questo non le bastava più, voleva creare qualcosa che nel panorama calabrese non esisteva.

È nata così “Chetesta”, la prima agenzia di neuro marketing della nostra regione. Il neuro marketing si avvale dell’applicazione delle neuro scienze per elaborare strategie di comunicazione aziendale. L’originalità del progetto imprenditoriale di Caterina è quello di basarsi su un sistema promozionale legato principalmente a fattori emozionali ed empatici: elementi distintivi che permetteranno di far emergere un’azienda, un prodotto, un servizio nel grande mare della concorrenza.

“Chetesta” porta sul mercato calabrese l’ innovazione nel concetto di agenzia di comunicazione, nuove tecniche di posizionamento sul mercato e nuovi modelli di business di cui le piccole e medie imprese regionali potranno avvalersi per allinearsi alle più concorrenziali campagne di comunicazione web e raggiungere il successo.

Quando Caterina racconta il suo progetto, ci si trova travolti dalla sua passione per il Made in Calabria, nei suoi occhi l’orgoglio per tutto ciò che la nostra terra produce, un orgoglio che è ciò che spinge questo modello business che mira a divenire un esempio da imitare nel quadro regionale e non solo; è partita infatti da un dato con cui lei stessa si è scontrata «la necessità – dice – avvertita dalle imprese regionali dei più disparati settori dell’economia, dal primario a quello terziario, dall’agroalimentare al settore meccanico a quello artigianale, di apparire sul mercato con un’immagine qualificata. Da una indagine conoscitiva, che mi ha portato a fare questa scelta, ho potuto apprendere che nella maggioranza dei casi, le piccole realtà aziendali calabresi lamentano difficoltà legate alla promozione sui mercati extra-regionali dei propri prodotti e servizi, e che le stesse, spesso non hanno avviato alcun percorso di costruzione della loro brand awareness sul web, e ancor più non dispongono di informazioni accurate relative ai prodotti e servizi offerti ed in alcuni casi non risultano adeguatamente valorizzate e censite sui principali motori di ricerca».

Ma i punti di debolezza possono trasformarsi in punti di forza grazie al neuro marketing con «l’analisi e il miglioramento delle performance e lo studio strategico dei messaggi nei diversi canali promozionali che è un disegno che deve essere seguito giorno dopo giorno ed è ciò che genera valore per le aziende evitando sprechi di tempo e di denaro». In aggiunta a ciò si costruisce anche una Customer Experience che rappresenta un valore aggiunto per i potenziali consumatori che vedono risposta diretta e funzionale alle loro esigenze: «Per anni – conclude Caterina – si è fatto affidamento a un modello decisionale del consumatore basato su una concezione strettamente analitica che non prendeva in considerazione tutti i fattori di natura emotiva ed inconsapevole che caratterizzano le scelte e le risposte agli stimoli. Con il neuro marketing invece analizziamo proprio l’aspetto emotivo delle scelte del consumatore; quante cose giornalmente vengono fatte sull’onda emotiva?».

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