Sebastiano Caffo
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Insediatosi lo scorso 11 gennaio, il nuovo presidente della Camera di commercio di Vibo Valentia, Sebastiano Caffo, detta la linea, individuando le priorità e la direzione in cui intende indirizzare l’ente. In primis Caffo vuole incontrare le associazioni di categoria per discutere «la delicata situazione dei gravi atti intimidatori perpetrati, nei giorni scorsi, a danno di imprese e imprenditori locali, che aggravano il già pesante clima di preoccupazione e precarietà in cui versa il territorio».
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L’obiettivo primario del neo presidente è «ascoltare e dare risposte chiare e concrete alle imprese e agli imprenditori», mentre una nota stampa della Camera parla diffusamente di legalità e impegno dell’ente a fianco degli imprenditori che attraversano «momenti di difficoltà», sottolineando che «ogni forma di intimidazione e violenza, comunque sempre assurda, ingiustificabile e deprecabile, comprime libertà e diritti, quindi ogni possibilità di sviluppo economico e di benessere sociale».
Caffo fin da subito mette in cima alla propria agenda uno dei principali problemi del territorio. In questa ottica è decisivo un passaggio della nota della Camera di commercio: «Le riunioni sono finalizzate a pianificare azioni convergenti a tutela del sistema produttivo locale ed eventuali richieste di incontri ai più opportuni livelli istituzionali per un doveroso confronto e una maggiore sinergia».
Tradotto dal burocratese, potrebbe significare che si tenterà di fare gruppo, per andare a chiedere allo Stato un intervento forte e deciso di contrasto al crimine e di supporto alle aziende oneste. Anche perché molti imprenditori ormai dormono con un occhio mezzo aperto per la paura costante che le porte delle loro imprese siano prese per sagome del tiro a segno.
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