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Il momento della chiusura della provinciale Joppolo-Coccorino

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JOPPOLO – Da stasera, intorno alle 20,00, la S.p. n. 23 nel tratto Joppolo – Coccorino è di nuovo, dopo qualche anno di tregua, chiusa al transito per tutti gli autoveicoli. Fin qui tutto “anormale” visto, che questa volta, nessuna frana, masso o altro ha invaso la carreggiata.

Per come si evince dall’ordinanza emanata dalla Provincia, a firma del Responsabile Viabilità ingegnere Maria Giovanna Conocchiella, tale decisione muove dopo che “a seguito di una telefonata dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Vibo Valentia, personale tecnico dell’Ente si è portato sulla Sp 23 ed ha potuto riscontrare la presenza di materiale inerte sulla sede stradale e la presenza di due grossi massi in condizioni di precaria stabilità posti al di sopra dei muri di sostegno e a circa 10 metri di altezza dal piano stradale”.

Da segnalare, comunque, che la ditta incaricata dalla Provincia si è limitata a sbarrare la strada con dei new jersey in cemento senza la ben che minima segnaletica che informi i cittadini in maniera efficace della chiusura. Insomma, tra i cittadini ritorna l’incubo che ricordiamo era durato circa due anni, precisamente fino al 29 luglio 2019 quando dopo i lavori di messa in sicurezza coordinati dall’Anas, costati circa 5 milioni di euro, a scomodarsi per venire a tagliare il nastro a queste latitudini era stato l’allora Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Nella speranza che si tratti di una chiusura temporanea rammentiamo tutti i disagi che i cittadini del luogo, e non solo, sono costretti a patire, ad iniziare dai più piccoli: gli alunni di Coccorino che frequentano le scuole Primaria e Media nel capoluogo; gli anziani che devono raggiungere Joppolo per andare nella sede comunale o all’ufficio postale attraverso la strada alternativa molto più ripida e pericolosa. Per non parlare dei problemi che si potrebbero avere per il servizio 118 considerato che il nosocomio più vicino si trova a Tropea, del pronto intervento delle forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e agli esercizi commerciali già in affanno”.

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