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La chiazza marrone in avvicinamento alla riva

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Chiazze di sporco lentamente si avvicinano a riva e il mare prima cristallino diventa di un inquietante marrone, l’ira dei turisti a Tropea

TROPEA – «Questa mattina il mare era meraviglioso, limpido. Sembrava quasi di essere ai Caraibi ma verso le 10 tutto è cambiato. I Caraibi hanno lasciato il posto ad uno spettacolo ben poco edificante. Ma perché tutto questo?».

Sono le parole di uno dei tanti villeggianti che questa mattina ha deciso di trascorrere con la sua famiglia una giornata di mare per sfuggire alle temperature africane di questi giorni. È quindi arrivato di buon mattino a Tropea e si è sistemato nella spiaggia libera di località “La Grazia”, adiacente ad un noto lido e posto sul confine tra Tropea e Parghelia.

A quell’ora c’era ancora poca gente, ma la zona col passare dei minuti è andata man mano affollandosi. Poco male, siamo in estate. Un primo bagno in un’acqua cristallina. Poi sotto l’ombrellone. Insomma una giornata normale al mare. Ma così non è stato.

Intorno alle 10 infatti le condizioni sono radicalmente cambiate. In lontananza, infatti, si è notata una chiazza biancastra dirigersi verso la riva. Ancora qualche minuto ed è stato tutto chiaro. Non una chiazza, ma tante, lungo un segmento di alcune decine di metri. A quel punto in un mare sporco fare il bagno era diventato di fatto impossibile e così è scattata la protesta dei turisti presenti a Tropea che non è tardata ad arrivare sui social con foto e video.

«Volevamo trascorrere una giornata in pace, al mare ma non è possibile – afferma ancora l’interessato – È uno scempio che si ripete ogni anno e del quale non vi è alcuna soluzione. Ho sentito nei mesi precedenti il presidente della Regione affermare che quest’anno i controlli sarebbero stati capillari e che i fenomeni di mare sporco sarebbero stati sensibilmente ridotti ma episodi come quello odierno continuano a verificarsi un po’ in tutta la Calabria. Ad oggi i risultati sono stati deludenti. Sicuramente diversi scarichi abusivi sono stati individuati ma ce ne sono ancora tanti altri non ancora scoperti. Come quello che ha creato questo scempio e non credo che sia un fattore di correnti perché la schiuma non era distante e quindi arriverà sicuramente da zone limitrofe. Certo è – conclude – che un simile spettacolo, provocato da gente che non ha alcun rispetto per l’ambiente, non ce lo meritiamo».

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