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Una drammatica immagine dell'alluvione del 2006

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VIBO VALENTIA – Le terribili immagini dell’altro ieri provenienti dalla Germania, soprattutto, ma anche da Belgio e Olanda, hanno lasciato il segno. Frane, argini dei fiumi sfondati, case e strade allagate e soprattutto tanti, tanti morti. Scene che – specialmente nel Vibonese – hanno fatto tornare alla mente tragici ricordi di eventi che si sono verificati proprio in questo mese di 15 anni fa.

Ecco perché ieri mattina, verso le 8.30, presso il palazzo Municipale si è svolto un vertice convocato la sera prima dal sindaco Maria Limardo avente ad oggetto le misure da mettere in campo immediatamente per evitare che una situazione del genere possa tornare a verificarsi così come avvenne tre lustri addietro e come è successo nel Centro-nord Europa.

È il Coc, acronimo di Centro operativo comunale, deputato a affrontare tutte quelle minacce, potenziali o reali, che possono interessare il territorio cittadino.

Una riunione durata circa un’ora, che ha visto la presenza, oltre del capo dell’esecutivo di Palazzo Razza, dell’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo, del comandante della Polizia municipale, Michele Bruzzese, del dirigente al ramo Domenico Libero Scuglia, dei tecnici di Palazzo Razza De Caria, Romeo, Santini, Callisti, Petruzza e Marino, nonché dell’associazione volontariato Prociv Augustus con il presidente, Nicola Nocera.

Le azioni da mettere in campo. Il sindaco Limardo ha chiesto lo stato dell’arte con particolare riferimento alla pulizia straordinaria dei fossi (uno dei principali motivi che causarono l’inondazione che devastò le Marinate il 3 luglio del 2006 e in misura fortunatamente inferiore  negli anni successivi); pulizia che, a quanto pare, attualmente non avrebbe soddisfatto lo stesso vertice dell’amministrazione il quale, pertanto, ha dato disposizioni affinché si riprendano a strettissimo giro di posta le operazioni che interesseranno tutti i torrenti (Tomarchiello, Sant’Anna, Calzona-Rio Bravo ecc ecc).

Contestualmente, il Coc ha stabilito che analoga attività di pulizia venga eseguita presso le grate e i tombini delle frazioni, in particolare Vibo Marina dietro allertamento delle ditte convenzionate. Azioni di monitoraggio sono state inoltre delegate al personale della Protezione civile e alla Polizia Municipale da intensificarsi in particolare nei fine settimana.

Nulla, insomma, vuole essere lasciato al caso anche perché, negli ultimi anni, i nubifragi estivi si sono rivelati sempre più violenti e le conseguenze devastanti per un territorio già, di per sé, estremamente fragile. E il Comune vuole agire in maniera preventiva prima che a farlo sia la magistratura (come spesso avvenuto in passato).

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