Una foto che testimonia la situazione a San Costantino
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Le foto sono eloquenti e sicuramente attireranno l’attenzione del procuratore Camillo Falvo che – com’è noto – sui reati in materia ambientale ha iniziato fin da suo insediamento a Vibo una vera e propria battaglia che sta iniziando a far vedere i risultati anche per via della sua intuizione di creare una task force apposita.
Quelle a corredo dell’articolo certificano un vero e proprio disastro ambientale ciò che si sta consumando in località “Fontana vecchia”, lungo il vecchio tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane nel territorio di San Costantino Calabro, non molto distante da Vibo Valentia. Uno scempio visibile a occhio nudo dal vecchio ponte della Littorina – il mezzo di comunicazione che consentiva di spostarsi da Mileto fino alla fascia costiera – e portato alla ribalta da un cittadino che ha postato le immagini della vergogna su Facebook che ha invitato l’amministrazione del paese a sanare il danno.
Danno ecologico che appare davvero rilevante e che risulta essere presente da diverso tempo. Dalle foto si vede un autentico fiume di rifiuti di vario genere che scorre fino a valle contaminando uno dei luoghi più suggestivi, meta degli amanti del trekking che uniscono la passione per lo sport alla tutela dell’ambiente. A pochi passi da San Costantino Calabro e dal centro abitato emerge infatti un’autentica discarica formata da una quantità industriale di spazzatura che ostruisce il corso d’acqua sotto il ponte. Insomma di tutto e di più, anche perché ad aggravare la situazione il fatto che i rifiuti sono, come detto, presenti in quantità industriale nell’alveo del torrente.
Una vergogna inaudita denunciata su un gruppo pubblico di Facebook – che ha raccolto lo sdegno di numerosi cittadini – da una serie di cittadini che, come detto, invoca l’intervento dell’amministrazione comunale di San Costantino chiamata a bonificare l’area e a prendere gli opportuni provvedimenti.
Una situazione molto grave che testimonia, purtroppo, ancora una volta, l’inciviltà di chi, fregandosene delle più elementari regole del vivere comune, ha deturpato un’intera zona e ha visto e si è girato dall’altra parte facendo finta di nulla.
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