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PIZZO – Di sicuro non avranno creduto ai loro occhi, Giulio Serratore e Rosario Gallo, i due operai intenti ad effettuare dei lavori sulla linea ferroviaria a circa 600 metri dalla stazione di Pizzo, quando hanno visto un enorme serpente di circa due metri strisciare sulla massicciata; tuttavia, senza perdersi d’animo e avendo intuito di trovarsi di fronte ad una specie non pericolosa, hanno subito allertato il Comune di Pizzo.
Sul posto si sono precipitati i due veterinari dell’Asp, Antonio Pintimalli e Angelo Deleo che, per il recupero e la successiva sistemazione dell’insolito rettile, hanno chiesto l’intervento del naturalista del Wwf, Pino Paolillo. Lo stesso ambientalista non ha nascosto ai due professionisti e agli operai la sua sorpresa di fronte ad una specie, il Pitone delle rocce indiano, detto anche Pitone moluro, originario dell’India, del Pakistan e del Nepal, di sicuro quindi sfuggito dalla teca di qualche allevatore della zona.
Per Paolillo si tratta di una specie tra le più diffuse nel commercio di animali esotici, riprodotto in allevamenti e di indole pacifica e quindi non aggressivo. È uno dei giganti della famiglia che comprende anche i Boa, potendo raggiungere la lunghezza di quasi sette metri. Ora il Pitone sarà quanto prima sistemato in un terrario attrezzato di un centro di recupero. A meno che il proprietario, si spera in regola con la documentazione richiesta in questi casi, non si faccia vivo.
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