L'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia
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L’Asp di Vibo si trova da sempre in carenza di personale ma i vertici rilevano la presenza di 81 esuberi e non rinnovano i contratti in scadenza per infermieri e oss. A rischio anche i sanitari assunti con contratto Covid. I sindacati protestano e il rischio aggressioni è sempre reale. E intanto si riducono altri posti letto.
VIBO VALENTIA – Non c’è pace per il sistema sanitario vibonese, che continua a essere travolto da problematiche legate alla gestione del personale e all’organizzazione dei servizi; infatti la situazione, già precaria, è destinata a peggiorare ulteriormente con la decisione dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di non prorogare i contratti di lavoro per 12 operatori socio-sanitari (OSS) e altrettanti infermieri. Una scelta che rischia di lasciare scoperti i reparti già in sofferenza, acuendo le difficoltà di un sistema in perenne crisi per come sollevato nelle settimane scorse dalle organizzazioni sindacali di categoria.
La vicenda trae origine da un progetto per l’apertura di un reparto di Medicina d’urgenza presso il pronto soccorso, che però è rimasto solo sulla carta. Per questo progetto, l’Asp aveva assunto temporaneamente il personale tramite un bando di durata trimestrale, con l’obiettivo di tamponare le carenze in attesa della creazione di una graduatoria definitiva. Tuttavia, i 24 operatori assunti non sono mai stati utilizzati per il reparto previsto: i sette OSS e un solo infermiere sono stati inviati al pronto soccorso, mentre altri sono stati destinati a strutture come il penitenziario o le Residenze sanitarie per anziani (Rsa).
MEDICINA D’URGENZA, PROGETTO MAI DECOLLATO
Nonostante l’investimento di circa 70mila euro per affidare a una società esterna la gestione della graduatoria, il reparto di Medicina d’urgenza non è stato mai attivato. Ora, con i contratti in scadenza e l’impossibilità di prorogarli, la situazione rischia di esplodere. A complicare ulteriormente il quadro, la decisione della commissione straordinaria dell’Asp di dichiarare un esubero di 81 dipendenti nel proprio organico. Questa dichiarazione ha sollevato perplessità tra le organizzazioni sindacali e i cittadini, che da tempo denunciano l’esatto contrario: una carenza strutturale di personale. “Come si può parlare di esuberi quando il pronto soccorso, le RSA e altri reparti sono al collasso?” si chiedono i rappresentanti sindacali.
ALTRI TAGLI AI POSTI LETTO: LUNGODEGENZA DI SERRA A RISCHIO?
La crisi non si limita al personale. Un recente decreto del commissario regionale alla Sanità, Roberto Occhiuto, prevede la riduzione di ulteriori 12 posti letto negli ospedali vibonesi. Tra i reparti a rischio c’è la lungodegenza di Serra San Bruno, una scelta che, se confermata, rischia di generare forti proteste anche sul piano politico.
L’ASP DI VIBO TAGLIA INFERMIERI E OSS IN SCADENZA: TENTATIVI DI SOLUZIONE E POLEMICHE
Per fronteggiare l’emergenza, la commissione straordinaria ha proposto di “recuperare” i 24 operatori necessari dai cosiddetti “imboscati” all’interno dell’Asp, cioè dipendenti non impiegati in ruoli operativi. Tuttavia, i sindacati hanno sollevato dubbi sull’efficacia di questa soluzione, sottolineando che molti di questi lavoratori hanno un’età avanzata o non possiedono le competenze necessarie per operare in reparti critici come il pronto soccorso. Un nuovo incontro tra le parti è previsto per domani, ma le aspettative sono basse. “Individuare 24 figure idonee in così poco tempo è quasi impossibile”, affermano fonti sindacali. E se non si troverà una soluzione immediata, il caos sarà inevitabile.
IL NODO DEI CONTRATTI COVID ALL’ASP DI VIBO
Come se non bastasse, si aggiunge la questione del personale assunto durante l’emergenza Covid-19. Circa 40 tra infermieri e OSS vedranno i loro contratti scadere il prossimo 31 dicembre. Nonostante la volontà dichiarata di prorogare questi contratti, al momento non ci sono atti concreti. Questo scenario rischia di lasciare l’Asp con oltre 60 unità di personale in meno.
In previsione della scadenza contrattuale e per evitare di perdere le ferie maturate, molti dipendenti hanno già programmato congedi a partire dal 1° dicembre. A quel punto, i reparti si troveranno a fare i conti con una carenza drammatica di personale. Un esempio lampante è la Rsa di Soriano, che dall’inizio di dicembre avrà un solo Oss in servizio, poiché gli altri quattro attualmente in organico vedranno scadere i loro contratti. Al pronto soccorso di Vibo Valentia, la situazione appare ancora più critica: si rischia di non riuscire a garantire il servizio notturno, con soli tre infermieri per turno.
RISCHIO CAOS E NUOVE AGGRESSIONI
E se l’Asp di Vibo non rinnoverà i contratti le conseguenze di questa crisi non tarderanno a manifestarsi. La riduzione del personale, unita agli accessi abusivi che continuano a verificarsi in alcune strutture, potrebbe generare episodi di tensione, con il rischio concreto di nuove aggressioni ai danni degli operatori sanitari.
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