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I medici cubani arrivati a Vibo

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A Vibo sono arrivati i nove medici cubani. Saranno impiegati nei tre ospedali della provincia a seconda delle esigenze. Hanno terminato il corso intensivo di italiano e sono pronti ad operare

VIBO VALENTIA – Sono arrivati i 9 medici cubani che prenderanno servizio dal 16 agosto prossimo presso gli ospedali del territorio provinciale.

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Hanno terminato il corso intensivo di italiano presso il dipartimento di Lingue dell’università della Calabria  e finalmente sono giunti a Vibo. Per questa prima fase saranno impiegati nei reparti di medicina, rianimazione ed ortopedia dove andranno ad affiancare i colleghi italiani, e successivamente verranno destinati in altri a seconda delle loro specializzazioni e delle esigenze che il caso richiederà di volta in volta.

Ad attenderli di fronte l’ospedale Jazzolino il al direttore dell’Emergenza-Urgenza Antonio Talesa, il direttore del Pronto Soccorso, Enzo Natale, il direttore del presidio sanitario, Michelangelo Miceli, unitamente al presidente della commissione sanità della Regione, Michele Comito, al consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti e al presidente del Consiglio comunale di Vibo, Rino Putrino. A Serra San Bruno tre dei sanitari d’Oltreoceano sono stati ricevuto dai dottori Bertucci e Andreacchi in rappresentanza dei medici del nosocomio dell’Azienda Sanitaria che hanno portato i saluti del Commissario
straordinario Antonio Battistini, del  direttore sanitario Luigi Mandia e del direttore amministrativo Elisabetta Tripodi.  Ai nuovi arrivati è stato quindi augurato buon lavoro e buona permanenza.

Le loro figure ed il loro ruolo è molto importante in questo momento in quanto implementa l’attività dell’ospedale e quindi rappresenta un valore aggiunto in quanto potranno far tirare il fiato ai colleghi italiani che operano nelle varie strutture sanitarie della provincia.

Ovviamente si tratta di soluzioni tampone in quanto non è con 9 medici che si risolve il problema della carenza risorse umane  ma in un territorio in cui assumere personale è difficoltoso almeno quanto fare 6 al un superenalotto. Ma è una scommessa che la Regione ha voluto perseguire, tra lo scetticismo e lo schernimento di molti, ma che ad oggi può dirsi comunque vinta.

Soddisfatto il direttore Talesa che ha voluto ringraziare il management Aziendale  e alla Regione per l’impegno profuso dicendosi fiducioso che i nuovi arrivati – inevitabilmente emozionati – sapranno «sin da subito mettere al servizio dei pazienti le loro professionalità e che le differenze linguistiche non saranno un problema in quanto hanno svolto corsi intensivi di italiano che hanno superato brillantemente. Certo, qualche difficoltà iniziale ci sarà ma è naturale e comunque saranno costantemente seguiti in questa prima fase dai sanitari già presenti negli ospedali vibonesi”».

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