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L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia

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COSENZA – L’ospedale Annunziata di Cosenza in soccorso all’Asp di Vibo Valentia per tamponare la carenza di medici in radiologia. Ma sempre con tempi biblici. Perché la richiesta dell’azienda sanitaria vibonese risale alle prime settimane di marzo del 2022 ma l’accordo è stato sottoscritto soltanto il 18 ottobre.

Carenza di medici, Cosenza manda radiologi a Vibo a 80 euro l’ora

A settembre invece era stato il Pugliese Ciaccio a fornire camici bianchi con prestazioni aggiuntive per frenare l’emorragia. Il protocollo resterà attivo fino al 31 dicembre, in attesa che si chiudano le procedure concorsuali dell’Asp di Vibo. «L’Azienda Ospedaliera di Cosenza – si legge –  si impegna a fornire una collaborazione mediante il proprio personale medico specialista nella disciplina di Radiologia, per un massimo di tre turni settimanali, presso l’Unità operativa complessa di Radiologia del Presidio Ospedaliero “Jazzolino” di Vibo Valentia».

La spesa sarà di ottanta euro lordi all’ora per ogni turno settimanale, più un rimborso chilometrico. «Gli accessi e orario – si legge nel protocollo – da espletarsi al di fuori dell’orario di servizio e, quindi, compatibilmente con gli impegni istituzionali, saranno preventivamente e mensilmente concordati tra il Direttore del Dipartimento dei servizi dell’Asp di Vibo Valentia e il Direttore dell’Unità operativa di Radiologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza in modo che quest’ultima possa predisporre nominativamente una turnistica mensile».

Tutto questo in un contesto particolarmente difficile, considerato che nei giorni scorsi è andata in scena la protesta dei dottori del pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino con minaccia di dimissioni di massa.

Il consigliere regionale Lo Schiavo presenta un’interrogazione sulla sanità vibonese

Antonio Lo Schiavo

A questo proposito il consigliere Lo Schiavo ha presentato una interrogazione scritta rivolta proprio al commissario Occhiuto per sapere «Quali interventi immediati si intendono mettere in atto per ripristinare condizioni lavorative adeguate ai medici dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia; quali azioni urgenti si intendono adottare per un reclutamento straordinario di medici da destinare al pronto soccorso e agli altri reparti dell’ospedale di Vibo Valentia che soffrono particolari condizioni di carenza d’organico».

Ancora, «quali interventi sono in programma per rafforzare sul piano infrastrutturale e della dotazione d’organico, le strutture sanitarie di Serra San Bruno, Soriano, Nicotera e Tropea; se ritiene (il presidente Occhiuto) che verranno rispettati i tempi previsti da contratto in relazione alla costruzione del nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia o se l’opera potrebbe subire ulteriori ritardi».

Lo Schiavo: «La protesta dei medici figlia dell’esasperazione»

Al centro c’è ancora la protesta dei dottori. «Una protesta figlia dell’esasperazione, che – precisa Lo Schiavo – è solo l’ultima eclatante rappresentazione dello stato precario in cui versa la sanità a Vibo Valentia e che si ripercuote in maniera diretta sulla garanzia del diritto alla salute dei cittadini. A soffrire particolarmente di tale situazione sono evidentemente i medici in servizio che si trovano in grande difficoltà a causa di condizioni sempre più incerte e precarie, dovute all’esiguità dei numeri del personale e alle conseguenti estenuanti turnazioni».

«Sulla sanità in Calabria si continuano a sentire annunci e proclami; si assiste a soluzioni tampone che non possono bastare a sanare decenni di mala gestio del settore. Al contempo, però, la congiuntura storica che vede concentrarsi nelle mani dei vertici regionali ogni potere in materia sanitaria, impone di mettere in atto processi e soluzioni che possano incidere realmente sui problemi e sulle carenze, garantendo migliori condizioni lavorative per gli operatori e salvaguardando il diritto alla salute dei cittadini da troppo tempo costretti a subire».

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