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L'intervento chirurgico trasmesso in diretta mondiale

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VIBO VALENTIA – «Anche in Calabria ci sono esempi di buona sanità. Potrebbero diventare la norma ma occorre che si torni ad investire in formazione, tecnologie, servizi, eliminando gli sprechi e le spese improduttive». Vincenzo James Greco, 58 anni, laurea a Roma e specializzazione a Parigi, è un apprezzato chirurgo cosentino che dirige il reparto di chirurgia generale laparoscopica ad indirizzo oncologico presso la casa di cura accreditata Villa dei gerani, a Vibo Valentia.

L’altro ieri nella sua sala operatoria ha eseguito con successo un delicato intervento, una “resezione intestinale videolaparoscopica per un ascesso diverticolare”, collegato on line con oltre un centinaio di strutture pubbliche e private di ogni parte del mondo.

È avvenuto nell’ambito del 32esimo congresso internazionale di chirurgia dell’apparato digerente, presieduto da Giorgio Palazzini. All’intervento hanno assistito in videoconferenza i maggiori esperti italiani e stranieri di chirurgia, operanti in strutture di eccellenza, dall’Italia agli Stati Uniti, dall’Europa al Sudamerica all’Asia. Insomma, non uno dei consueti congressi medici.

«Proprio così – commenta Greco – Non relatori e quant’altro. Il nostro prevede solo attività di “Live Surgery”. In sostanza, ogni chirurgo esegue e illustra in diretta una particolare operazione. Gli interventi vengono seguiti in tempo reale su 21 canali internet da tutti gli altri (quest’anno eravamo in 108), i quali possono interagire, chiedendo delucidazioni e commentando quanto sta avvenendo».

Un dato significativo: la platea degli utenti collegati al sito durante il congresso ha raggiunto quota 70 mila. In Italia non sono molte le strutture invitate al “Live Surgery”, ed è stata la prima volta che una struttura sanitaria privata calabrese è invitata a partecipare. Inoltre Villa dei gerani è stata l’unica ad essere scelta, tra quelle pubbliche e private della regione.

«Mi ha molto gratificato – aggiunge Greco – il commento positivo sul mio intervento, espresso in diretta da un valente collega di Milano il quale ha anche detto che nei suoi prossimi interventi utilizzerà alcune soluzioni da me adottate». Tutto questo è l’evidente conferma che anche a Vibo, e in Calabria, si può fare buona sanità.

Va sfatato, insomma, il luogo comune che altrove si fa sempre tutto meglio: «Esatto. I viaggi della speranza non è che si concludano sempre positivamente. Qui da noi si tratta di organizzare le cose in maniera da dare ai nostri pazienti migliori chances, migliori servizi. Lo si può, lo si deve fare». Se non è ancora avvenuto è perché finora c’è stata una politica che ha fortemente penalizzato la sanità.

Vincenzo James Greco

«Il controllo della spesa sanitaria non può pesare sugli investimenti. Se non s’investe adeguatamente si determina la fuga dei nostri cervelli e, di conseguenza, si abbassa la qualità delle prestazioni». Eppure è noto che gran parte del bilancio della Regione Calabria è assorbito dal settore sanitario…

«Vero – spiega – ma evidentemente è una spesa improduttiva, non mirata. Senza contare sprechi e cattiva organizzazione. Pensiamo a tutti questi anni di commissariamento: il livello dei Lea (livelli essenziali di assistenza) è diminuito, i servizi sono diminuiti. Lo dicono in tanti, non solo io».

A parere di Greco è fuorviante distinguere tra sanità pubblica e privata. Innanzi tutto, a suo avviso, ciò dà l’idea che quella privata sia una “sanità di serie B” e che gli utenti debbano pagare le prestazioni sempre e comunque: «Non è così. Anche noi siamo sanità pubblica. Tante strutture, e Villa dei gerani tra queste, sono infatti accreditate col Ssr, oltre che di autentica eccellenza. Da noi dunque gli utenti, muniti di prescrizione medica, pagano solo il ticket, come quando ci si ricovera in ospedale. La sola differenza è che le nostre strutture sono gestite da imprenditori privati, ma non siamo in concorrenza, la sanità è una sola».

A parere della gente, qui da noi spesso la sanità delle strutture private funziona meglio che nel pubblico, soprattutto riguardo ai tempi di attesa. Perché? «Bella domanda (sorride) Forse perché noi dobbiamo rendere conto ad un imprenditore mentre nel settore pubblico non c’è ancora questa mentalità».

In chiusura, un’anticipazione: «Oltre a proseguire alcuni progetti di ricerca, insieme alla proprietà della clinica di via Savio stiamo lavorando per realizzare a Villa dei gerani dei corsi professionali mirati alla formazione dei chirurghi. Una iniziativa, anche questa, mirata a migliorare la sanità calabrese».

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