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SERRA SAN BRUNO (VV) – «È appena arrivata l’ordinanza regionale n. 70, con la quale Serra viene posta in zona rossa dalle ore 22 del 14 ottobre fino al 24 ottobre. Le lezioni in presenza per le scuole di ogni ordine e grado saranno sospese già da domattina per lo stesso periodo. Sospeso anche il mercato».

Poche righe pubblicate sul suo profilo social e corredate dall’ordinanza regionale. Così il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, ha annunciato l’ingresso del centro montano vibonese nella “zona rossa” a causa del focolaio di contagi da coronavirus attivo in paese.

I casi positivi hanno raggiunto le 67 unità (con un ricovero ospedaliero). Tra questi molti interessano bambini dell’asilo dal quale si è originato il focolaio. Polemiche sono sorte nei giorni scorsi a seguito dello screening organizzato dall’Asp di Vibo in collaborazione con il Comune, caratterizzato da inefficienze e lunghe attese sotto la pioggia.

Alle critiche ha risposto lo stesso sindaco Barillari che in un post ha ammesso le difficoltà e ha scritto: «La rabbia e la delusione condivisa ieri con tanti genitori in fila per ore, il disagio provato dai bambini, sono stati gli argomenti esposti con fermezza, fin da subito, ai vertici dell’Asp, ed in particolare alla commissaria Bernardi, alla quale ho chiesto di accertare le responsabilità su quanto accaduto. Certe scene non devono mai più ripetersi, né a Serra né altrove».

Quindi ha aggiunto: «Questa amministrazione, da un anno, collabora attivamente con le autorità sanitarie con tracciamenti, elenchi e mettendo a disposizione uomini e strutture (gratuitamente, come il centro covid). Così è stato anche in questa circostanza, in occasione della quale sono state inviate tutte le informazioni, lasciando, come dovuto, l’organizzazione delle operazioni sanitarie all’Asp».

E ancora: «Mi perdoneranno, alcuni signori dell’opposizione, se non facevo i post su Facebook. Chiedo loro: in una situazione di emergenza per l’intera comunità, quale contributo hanno mai dato, se non quello di aspettare come sciacalli, disposti addirittura a fare politica sulla pelle dei bambini? Questo sì che è vergognoso».

La zona rossa entrerà in vigore da domani, giovedì 14 ottobre alle ore 22; ecco le informazioni utili:

Si fermano tutte le attività non essenziali.

Restano aperti supermercati, negozi di generi alimentari e farmacie.

Chiusi anche bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie che potranno fare consegna a domicilio e asporto (fino alle 22 e con divieto di consumazione del cibo anche nelle immediate vicinanze).

Quindi sarà possibile spostarsi fino alle 22 per comprare cibo da asporto da consumare a casa.

Chiusi anche i musei, le mostre e le altre attività culturali. Restano aperte le biblioteche su prenotazione e gli archivi.

Sospese le attività sportive, tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.

Sempre possibile l’attività motoria nelle vicinanze della propria abitazione con mascherina e da soli e l’attività sportiva svolta all’aperto e individualmente, anche con la bicicletta.

Sono sospesi tutti i servizi alla persona tranne barbieri, parrucchieri, lavanderie e pompe funebri.

Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità.

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