Un vaccino
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – «Alla data odierna, su un totale di 5.850 dosi destinate all’Asp di Vibo Valentia, ne sono state somministrate 2.619 come prima inoculazione e 1.336 come richiamo». A renderlo noto l’Azienda sanitaria provinciale precisando «che i soggetti a cui è stata somministrata prima dose e richiamo sono tutti gli operatori sanitari dei presidi del territorio».
«Sono state somministrate inoltre – afferma l’Asp di Vibo Valentia – le prime dosi agli operatori dei laboratori privati accreditati ricadenti nel territorio di competenza dell’Asp ai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e ai medici delle postazioni di continuità assistenziale. Infine, una nostra equipe ha provveduto a somministrare le prime dosi anche agli operatori ed ospiti delle Rsa».
Martedì prossimo, sempre secondo quanto riferito, saranno ultimate le vaccinazioni nelle case di riposo della provincia ed è stato inoltre aumentato il numero di unità di personale per la comunicazione degli esiti ai cittadini sottoposti a tampone oltre al il potenziamento della dotazione strumentale con un maggior numero di computer da fornire agli operatori. Infine, a breve il personale sarà trasferito nella struttura sanitaria di Pizzo all’interno della quale sarà possibile utilizzare ampi spazi.
«Occorre affrontare gli effetti legati all’emergenza Coronavirus – ha dichiarato il commissario straordinario Maria Bernardi – con ferma consapevolezza e senso di responsabilità. In questo particolare e delicato momento l’obiettivo da perseguire è dettato dalla capacità di riorganizzare il sistema nella maniera più razionale, per sopperire alle numerose criticità presenti».
Proroga chiusura scuole
Intanto, è stata prorogata la sospensione dell’attività didattica in presenza nei plessi “Garibaldi” e “Don Bosco” di Vibo Valentia. La decisione è stata adottata dal sindaco Maria Limardo in attesa che l’Azienda sanitaria provinciale comunichi in via ufficiale i risultati dello screening eseguito e che possa provvedere ad analizzare l’intera situazione epidemiologica dei due istituti per la tutela della salute dei ragazzi e del personale operante nelle scuole.
Il primo cittadino ha anche richiesto all’Azienda sanitaria «la convocazione, con tutta urgenza, di una riunione con i responsabili del Dipartimento Prevenzione e i Dirigenti scolastici interessati al fine di analizzare la situazione ed individuare i migliori percorsi solutori».
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