La macchina per i tamponi installata all'ospedale di Vibo
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Da ieri per conoscere gli esiti dei tamponi Covid fatti nel Vibonese non bisognerà attendere una settimana o anche più. Un’apparecchiatura acquista dall’azienda sanitaria li processerà in loco e consentirà di conoscere i risultati entro due ore al massimo. Con tutto quel che ne consegue sul piano della tempestività negli interventi terapeutici, ove necessari, e dei disagi degli utenti.
La macchina, acquistata per volontà del commissario straordinario Giuseppe Giuliano con fondi propri di bilancio (utilizzare i contributi devoluti da alcuni imprenditori locali avrebbe comportato un iter più lungo), è arrivata ieri mattina e sistemata nei locali del laboratorio di microbiologia dell’ospedale Jazzolino.
Dopo un breve corso di formazione del personale addetto, a cura dei tecnici dell’azienda fornitrice, l’apparecchiatura ha iniziato ad operare e in poco tempo sono stati processati una trentina di tamponi. Dopo un paio d’ore sono stati “sfornati” gli esiti. Dall’inizio della pandemia la mancanza di una tale attrezzatura aveva costretto l’azienda ad inviare a Catanzaro i tamponi effettuati dal dipartimento di prevenzione, che qualche volta da lì sono stati mandati anche fuori regione, ultimamente ad esempio in Puglia. Considerato che nel capoluogo di regione arrivavano i tamponi di tante altre realtà territoriali, si creava lì un sovraccarico di lavoro che comportava intuibili ritardi nella “lavorazione” dei campioni e nella comunicazione dei risultati.
Con conseguenze non certo trascurabili. Intanto sul piano dei dati quotidiani sul contagio, che non potevano essere esatti. Cerano però anche i disagi dei pazienti i quali, non sapendo se fossero o meno contagiati, erano costretti a restare comunque “prigionieri in casa propria” (come hanno lamentato in tanti) per una settimana o più. «Ora questo sarà solo un ricordo – ha commentato Giuliano – e finalmente cesseranno i disagi per i nostri utenti.
La macchina è in grado di processare dai 60 agli 80 tamponi al giorno e nei prossimi giorni ne arriverà una seconda. Saremo quindi in grado di “lavorare” un numero di tamponi adeguato alla nostra realtà territoriale».
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