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La Prefettura di Vibo Valentia, dove si terrà il sit-in dei sindaci

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VIBO VALENTIA – Si alza nuovamente il numero di contagi da Covid-19 nella provincia vibonese. Nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati ben 27 (non più 26 in quanto in corso di mattinata si è aggiunto un nuovo contagio a Filadelfia), il terzo dato più alto di sempre. Di questi, nove sono stati riscontrati nel capoluogo di provincia, tre a Limbadi, due rispettivamente a Vazzano, Francavilla Angitola, Filadelfia (come detto in un secondo momento è giunto un nuovo contagio, per cui sono 3), Serra San Bruno e San Costantino Calabro, uno a testa a Nicotera, Francica, Polia e San Gregorio d’Ippona. Per la maggior parte si tratta di soggetto asintomatici.

E intanto cresce sempre più la preoccupazione a Pizzo dove il 31 ottobre scorso si è svolto un battesimo con una parte dei convenuti che è risultata positiva al test antigenico e si trova in quarantena e sotto osservazione da parte del Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo in attesa di quello molecolare che dovrebbe arrivare a giorni. Una situazione che potrebbe interessare anche altre persone venute a contatto con gli invitati le quali, in base a quanto è stato possibile apprendere, si trovano anche loro in isolamento. E in questo caso i numeri sono rilevanti visto che si parla di oltre 20 soggetti.

Su Vibo, il sindaco Maria Limardo ha rilevato ancora una volta il forte ritardo sui risultati dei tamponi già effettuati, aggiornando, tuttavia i dati: i soggetti positivi attualmente presenti sul nostro territorio sono 90. Per la maggior parte (80 casi) si tratta di asintomatici o paucisintonatici curati nel proprio domicilio senza necessità di ricovero. In tutto i ricoverati sono 10, di cui uno ricoverato in terapia intensiva a Catanzaro, uno in osservazione e otto in malattia infettive.

Nel frattempo, sit-in stamani dalle 10.30 dei sindaci del Vibonese avanti la Prefettura per chiedere interventi concreti in ambito sanitario. Provvedimenti urgenti, utili a contrastare l’emergenza e le ataviche criticità delle strutture calabresi, nonché la carenza di personale qualificato. Nel frattempo, dopo un’approfondita interlocuzione, i sindaci di Serra San Bruno, Simbario, Spadola, Brognaturo, Fabrizia, Mongiana e Nardodipace, in considerazione dei «vistosi rallentamenti nei tracciamenti riscontrati che, di fatto, inficiano il funzionamento dell’intero sistema», hanno chiesto «il potenziamento della Medicina territoriale».

In particolare, vengono richieste all’Asp di Vibo Valentia «delle unità mobili atte al potenziamento delle attività di prevenzione, aventi come finalità quella di circoscrivere i contagi individuando i casi positivi nel minor tempo possibile». L’attività presuppone «una stretta collaborazione con i medici di base per la realizzazione di test rapidi».

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