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VIBO VALENTIA – Emergono nuovi particolari in merito all’allarme Coronavirus scattato nei giorni scorsi a Pizzo e subito dopo ad Acquaro e legato al rientro dell’uomo, asintomatico, proveniente dalla Svizzera. Sono state ore di apprensione per le due comunità interessate fino a quando, nella tarda serata del 2 luglio scorso l’Asp ha comunicato la negatività di tutti i tamponi effettuati. Tamponi che sono stati effettuati sul tutto il personale del ristorante “Il Frago”, sito alla marina di Pizzo, dove l’uomo si era recato a cenare.

Ma il giorno seguente, l’uomo, era stato presente anche nel Comune di Acquaro dove, esattamente nella frazione Limpidi, risiede una stretta congiunta. Qui, oltre alla visita ai parenti e ai saluti con gli amici, l’uomo si era recato anche presso la Stazione dei Carabinieri di Arena per presentare, a quanto pare, la denuncia di smarrimento della Carta d’identità.

Con la copia della stessa denuncia si è poi diretto presso l’ufficio anagrafe del Comune di Acquaro per richiedere il rilascio del nuovo documento. Di conseguenza, una volta scattato l’allarme tutti i carabinieri della Stazione di Arena, che in qualche modo avevano avuto contatto con l’uomo positivo e ben sei dipendenti comunali, sono stati messi in isolamento domiciliare in attesa dei risultati del tampone.

Il presidio dell’Arma è stato pertanto chiuso al pubblico fino a quando una ditta specializzata non è intervenuta per effettuare la sanificazione dei locali. Fortunatamente alla fine tutto è andato per il meglio, ma ciò non significa che bisogna abbassare la guardia anche perché siamo ormai nella stagione estiva e i rientri aumentano giorno dopo giorno.

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