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VIBO VALENTIA – Non un “liberi tutti”, ma poco ci manca. D’un tratto Vibo Valentia e le frazioni si sono rianimate ieri mattina. Auto, traffico, gente a passeggio per i motivi più disparati, con e senza (soprattutto) mascherine o guanti. Sono gli effetti, inevitabili, dell’avvio della “Fase 2” che ha rappresentato una vera e propria liberazione anche per i vibonesi dopo oltre 50 giorni di quarantena forzata.

Il vociare che in tutto questo periodo era stato sostituito da un silenzio spesso tombale, dalla prima mattinata si è riappropriato dei suoi spazi. E la sensazione, a detta di molti e da noi stessa avuta, è che in questo primo giorno fossero molte, davvero tante, le persone in giro per la città. Il distanziamento sociale, tranne qualche occasione, non sarebbe stato sostanzialmente rispettato tant’è che, ad esempio, a Vibo il parco Urbano di località Moderata Durant nel pomeriggio è stato praticamente preso d’assalto.

E infatti in serata lo stesso primo cittadino ha ammonito la popolazione: «Abbiamo aperto i nostri parchi e abbiamo detto che tutto è condizionato al rigoroso rispetto delle norme: divieto di assembramento; obbligo di distanza sociale; utilizzo mascherine. A quanto pare il messaggio non è passato. Domani un altro giorno di prova, dopodiché valuterò la chiusura. Confido nel senso civico dei nostri cittadini anche se non mancheranno serrati controlli e pesanti multe».

Ad ogni modo, la polizia municipale ha controllato nell’arco della giornata svariate decine le persone controllate, così come le attività commerciali, ma in questo primo giorno non sono state elevate contravvenzioni. Certo, il compito adesso sarà ancora più arduo in quanto si è ampliata la rosa delle “giustificazioni” che i cittadini potranno rendere – e già da ieri hanno iniziato a farlo – al personale coordinato dal comandante Sebastiano Tramontana, però l’assenza di multe, al netto delle persone in giro, ha comunque confermato che nella stragrande maggioranza dei casi il passeggio è avvenuto in sicurezza.

A Tropea, quello di ieri è stato non solo il primo giorno di libertà, ma anche il primo giorno in cui il sole si è espresso in tutta la sua magnificenza, come se anche la primavera se ne fosse stata in quarantena.

Così, molti luoghi amati non sono rimasti in solitudine, a cominciare dalla villetta del Cannone, dove gruppetti di amici si sono soffermati a guardare il mare oppure a prendere il sole seduti nelle panchine, tutti con la mascherina e a distanza di oltre un metro tra loro. Sul lungomare, non sono mancati coloro che hanno scelto di percorrerlo ed anche la spiaggia ha potuto avere i suoi primi visitatori. Sul corso Vittorio Emanuele, qualcuno ha iniziato a circolare sebbene tutti i suoi negozi sono rimasti ancora chiusi. Nessun bar aperto sul corso, nessun altro esercizio.

A Pizzo il passeggio è stato invece intenso tanto che il commissario straordinario del Comune ha segnalato «la preoccupante presenza di molte persone, anche con la formazione di gruppi, sulle strade, numerose auto in circolazione, con a bordo anche più persone. Cari cittadini, confidiamo nella vostra intelligenza e nella vostra squisita disponibilità collaborativa, tuttavia i controlli continueranno.

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