X
<
>

Il Castello di Pizzo

Share
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Immaginate di essere una giovane ragazza e scoprire mercoledì che due dei tuoi congiunti più prossimi siano positivi al Coronavirus e che il terzo muoia, per patologie pregresse, la mattina di giovedì, poco prima che venisse ufficializzata la sua positività al Covid-19.

Basterebbe già soltanto questo a destabilizzare una ragazza ed una intera famiglia di Pizzo, impossibilitata in un momento del genere a “vivere” il lutto. Ma c’è dell’altro. Da quando mercoledì sera si è diffusa la notizia di queste due prime persone positive a Pizzo, è scattata una sorta di corsa all’identificazione che in poco tempo ha invaso le chat di whatsapp con tanto di foto di famiglia, e indirizzi dei luoghi di residenza, andando ben oltre.

Per citare una famosa opera di Francisco Goya potremmo dire che “il sonno della ragione genera mostri” e mette nel dimenticatoio un sentimento di umana vicinanza per il dolore altrui. Ed è davanti a tutto ciò che questa giovane ragazza ha scelto il suo profilo Facebook per lanciare un messaggio alla cittadinanza: «Sono passate poche ore dal tremendo lutto che ha colpito la mia famiglia – scrive – e voi senza alcun rispetto avete preso, senza alcuna autorizzazione, foto personali della mia famiglia, marcandoci come animali da macello e gettandoci in pasto alle vostre chat, divulgando pettegolezzi e seminando odio. Avete distrutto la privacy di un’intera famiglia – è l’affondo intriso di rabbia – non avete avuto un minimo di umanità, vergognatevi. Mi avete dato l’ennesima conferma che il male di questo mondo non sarà certo il Covid-19, ma la cattiveria e l’avidità che vi portate dentro e che dovreste seriamente curare. Astenetevi da commenti ipocriti e privi di senso, non nascondetevi dietro psicosi, paure e paranoie inaccettabili, assumetevi le vostre responsabilità e state in silenzio. A quelle pochissime persone che senza neanche conoscerci si sono strette a noi, e ci hanno difeso da questi insensati attacchi va il mio ringraziamento, che siate d’esempio a questa gentaglia priva di valori. Dimenticavo, fate girare anche questo nelle chat, così imparate la lezione! Vigliacchi».

Parole durissime, scritte con l’auspicio di far capire «che siamo essere umani che stanno attraversando il periodo più assurdo e buio della loro vita e che da certe gente avremmo voluto solo un po’ di silenzio. Non siamo i “mostri” che hanno dipinto le persone e non abbiamo cercato noi questa assurda situazione. Sono giorni che avrei e avremmo voluto passare in silenzio e in raccoglimento, ma ahimè non è stato possibile».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE