L'ospedale Jazzolino di Vibo Valentia
1 minuto per la letturaLIMBADI (VIBO VALENTIA) – Una docente di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, è ritornata oggi da Codogno, città lombarda dove è esploso il focolaio italiano del coronavirus. Appena rientrata nel piccolo centro del vibonese, in macchina pare, la famiglia della donna ha allertato la protezione civile per ricevere istruzioni sul da farsi. Non sono stati segnalati sintomi influenzali, né contatti con degli ammalati.
Pare non sia stato ancora praticato il tampone, ma a scopo precauzionale è stato chiaramente deciso di far risiedere la persona in un luogo dove non possa avere contatti tali da poter costituire, nemmeno potenzialmente, un pericolo.
Inutile dire, come sottolineato da diversi esperti, che la prima protezione della cittadinanza è attivata da un atteggiamento responsabile, quale è stato quello della persona in questione.
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Atteggiamento responsabile??, ma quale atteggiamento responsabile, era una persona responsabile se restava nel proprio paese, il fatto di rientrare in Calabria è un atteggiamento IRRESPONSABILE DA PERSONA INC.IVILE CHE RISCHIA DI CONTAGIARE ALTRE PERSONE PER IL PROPRIO EGOISMO!!!