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VIBO VALENTIA – La più commossa era indubbiamente lei, Caterina Ermio. Occhi lucidi che le lenti degli occhiali non riuscivano a celare del tutto. Lacrime di felicità che si manifestava poi con un radioso sorriso. «È stato un lavoro lungo e massacrante ma alla fine ce l’abbiamo fatta», dirà al cronista. Sara proprio lei, con tutta la sua squadra, infatti, ad operare, da oggi in poi, in quelle nuove sale moderne, confortevoli, funzionali al terzo piano dell’ala “A” dell’ospedale “Jazzolino”. Ambienti tecnologicamente bene attrezzati, destinati a tre sale parto all’avanguardia (una dotata anche di vasca per il parto in acqua), e ad una sala operatoria di reparto che sono stati inaugurati ufficialmente ieri mattina alla presenza dei vertici dell’Asp, del sindaco Maria Limardo, e dei medici del reparto di Ostetricia-Ginecologia e Chirurgia, nonché del presidente della commissione regionale sanità Michele Mirabello.

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Finiscono così i disagi per le neo mamme considerato che da circa sei anni in qua la sala parto, l’unica finora a disposizione, è stata allocata al piano inferiore, una soluzione non certo logica, logisticamente infelice ma comunque obbligata, considerato che nell’altra ala del reparto erano in corso i lavori di ristrutturazione. Molto importante, poi, per la funzionalità del reparto, è il fatto di poter fruire anche di una propria sala operatoria, finora infatti si è dovuta utilizzare quella interdivisionale, con intuibili limitazioni dovute alle turnazioni con gli altri reparti e servizi. Una cerimonia sobria, iniziata con la benedizione dei locali ad opera di don Fortunato Figliano cui è seguita la visita dei presenti nelle varie stanze dislocate su una superficie di circa 400 metri quadri.

A volere fortemente che le nuove strutture di ostetricia (il cui iter era iniziato già da alcuni anni) diventassero finalmente realtà è stata la manager dell’Asp, Elisabetta Tripodi, che ha bypassato le perplessità di quanti nell’ambiente degli anestesisti, considerata la conclamata carenza di personale, avanzavano dubbi sull’opportunità di una nuova sala operatoria. Assieme al lei, grande sforzo è stato profuso anche dal primario Ermio, convinta che, per poter offrire all’utenza un servizio dignitoso ed efficiente, fosse indispensabile riavviare e concludere rapidamente i lavori.

«Un evento importante nella negatività generale di un sistema che rischia ogni giorni di implodere – ha commentato il dg Tripodi – La nostra è una piccola sfida vinta tra lo scetticismo generale che ci porta oggi, finalmente, ad avere un punto nascita moderno, l’unico del territorio, finalizzato a dare sicurezza alle gestanti. Il messaggio che si lancia con l’apertura delle sale parto è quello di non lasciarsi prendere dalla rassegnazione perché le cose positive possono avvenire anche qui a Vibo Valentia». Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Maria Limardo: «Questo è un primo segnale di fondamentale importanza – ha esordito – perché era da tanto tempo che i cittadini vibonesi attendevano l’apertura di queste sale. Ma non finita qui, sto facendo infatti il punto della situazione con il dg Tripodi e mi auguro, in caso di passaggio di consegne, che chi verrà sia della stessa intelligenza operativa perché con l’attuale manager si è operato ottimamente, in perfetta sinergia e sintonia, anche silenziosa, affrontando e risolvendo numerosi problemi che non sempre sono assurti all’attenzione dell’opinione pubblica».

Il sindaco ha evidenziato poi la presenza ancora di alcune criticità «che però stiamo gradualmente superando» e che tutto questo, ovviamente, avviene «senza distogliere l’attenzione dalla costruzione del nuovo presidio ospedaliero sul quale vigileremo affinché i lavori non vengano più interrotti e si concludano presto». Anche il consigliere regionale Mirabello (Pd) ha parlato di «segnale molto positivo che arriva dopo un lunghissimo percorso». All’inaugurazione c’era anche il primario emerito di Ostetricia, Oscar Cervadoro, che ha ricordato come questa vicenda fosse nata ai tempi in cui lui gestiva il reparto. «Chiaramente – ha aggiunto Mirabello – questo è un barlume di luce in una situazione obiettivamente complessa che però ci fa ben sperare».

E sull’operato della Tripodi, il presidente della Commissione sanità non ha dubbi: «Nonostante la limitatezza dei poteri che derivano da un Decreto che di fatto le ha impedito di assumere un ruolo pieno, ha conseguito risultati importanti. Mi auguro che la sua professionalità possa ancora messa a valore. È vero che siamo in attesa della nomina, da pare del Consiglio dei ministri, del nuovo direttore generale dell’Asp ma, indubbiamente, il lavoro e la serietà messi in campo dall’attuale Dg non può non essere riconosciuto e, dunque, mi auguro che lei possa proseguire la sua opera qui a Vibo». Insomma, per le future mamme vibonesi, un bel regalo di Natale.

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