Rodolfo Ruperti
2 minuti per la letturaDal prossimo aprile Rodolfo Ruperti sarà il nuovo Questore di Vibo Valentia. Per lui un ritorno visti i suoi trascorsi da capo della Mobile nella cosiddetta primavera della legalità. Sotto di lui le operazioni Dinasty contro i Mancuso, Odissea contro i La Rosa e Nuova Alba contro i Lo Bianco
VIBO VALENTIA – Da Vibo se n’era andato nel 2008, da capo della Squadra Mobile. Ci ritorna dopo 16 anni dopo nelle vesti di questore. Rodolfo Ruperti, a partire dal prossimo aprile, prenderà infatti il posto alla guida della Questura di Vibo Valentia di Cristiano Tatarelli. Questi aveva assunto l’incarico nel novembre del 2022. Tatarelli si trasferirà alla Questura di Campobasso, come stabilito dal Ministero dell’Interno. In precedenza ha diretto il commissariato di polizia di Palmi e la Squadra Mobile di Caserta, Catanzaro e successivamente a Palermo.
Ruperti, 59 anni, è un esperto della ’ndrangheta vibonese. Con il suo braccio destro Fabio Zampaglione e una squadra investigativa di prim’ordine ha condotto fino al 2008 quella che si può tranquillamente definire la primavera di legalità nel Vibonese andando a colpire le maggiori consorterie del territorio: Mancuso, Lo Bianco e La Rosa, con le operazioni “Dinasty-Affari di famiglia” nell’ottobre 2003, “Odissea” nel settembre 2006, “Dinasty 2- Do ut Des” nell’ottobre dello stesso anno e “Nuova Alba” nel febbraio 2007. In tutto oltre 60 operazioni in Calabria che l’hanno portato a colpire anche i casati mafiosi di altri territori come Catanzaro e il Lametino.
Un esperto di dinamiche criminali, soprattutto di quelle mafiose, si diceva, stante la sua lunghissima esperienza professionale che l’ha condotto ad operare nei più difficili territori del meridione. Oltre Vibo, infatti, ha combattuto e con successo i clan dei casalesi di Casal Di Principe (Caserta) nel momento del loro apice, quando imperversava la guerra di Camorra; successivamente si è spostato a Palermo, altro territorio caldissimo sotto il profilo criminale affrontando, anche qui con brillanti risultati le famiglie operanti nel capoluogo siciliano e nel suo hinterland. Qui vi ha lavorato per oltre sei anni, prima di andare a ricoprire il ruolo di vice questore vicario a Pisa.
Quindi, all’inizio della seconda decade degli anni 2000 il ritorno in Calabria, questa volta alla Squadra Mobile di Catanzaro dove ha condotto altre importanti operazioni anche contro le cosche vibonesi in un periodo in cui il territorio era alle prese con ben due faide, quella dei piscopisani contro la famiglia Patania di Stefanaconi e quella delle Preserre che vedeva contrapposti il gruppo degli Emanuele e quello dei Loielo.
Ma oltre al cambio al vertice della Questura, lascerà Vibo anche Stefano Dodaro (direttore della scuola allievi agenti di polizia). Dodaro dall’1 aprile assumerà la reggenza del centro di addestramento della polizia di Stato di Cesena.
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Grande sbirro. Uno dei più grandi al.mondo. Diventando questore , diverrà uno spettatore in una linea di spartiacque senza il
Vero potere di comando quale era sempre stato in precedenza, non perdendo la stoffa di direttore di orchestra.