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Non sarà sciolto il consiglio comunale di Mileto; il prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Paolo Grieco, ha comunicato al sindaco Salvatore Fortunato Giordano, la decisione del ministro Piantedosi, ma non mancano le prescrizioni, ecco quali


MILETO (VIBO VALENTIA) – «Il ministro dell’interno, dopo approfondito esame dei contenuti della relazione della commissione di indagine e di quella dello scrivente, ha ritenuto, tenuto anche conto della consolidata giurisprudenza in materia, che non siano compiutamente emersi nei confronti degli amministratore e dei componenti dell’apparato burocratico del comune di Mileto quegli essenziali elementi concreti, univoci e rilevanti per l’adozione del provvedimento dissolutorio».

Con queste pare il prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, ha comunicato questa mattina al sindaco Salvatore Fortunato Giordano l’archiviazione del procedimento teso al possibile scioglimento del consiglio comunale di Mileto.
Si chiude così una pagina negativa della storia cittadina che vede riabilitata l’attività municipale degli ultimi scacciando le nubi nere di uno scioglimento per sospette infiltrazioni mafiose che avrebbe senza dubbio segnato in modo nefasto anche il futuro della città.

MILETO, IL CONSIGLIO COMUNALE NON SARÀ SCIOLTO MA BISOGNA CORREGGERE “LA MALA GESTIO”

Il consiglio comunale di Mileto non sarà sciolto dunque. Tuttavia nella sua comunicazione il prefetto ha anche evidenziato che durante l’indagine sono emerse «situazioni di irregolarità sicuramente indicative di una diffusa mala gestio che hanno determinato disfunzioni nella gestione amministrativa, in particolare nelle procedure di appalto di lavori, forniture e servizi e nella riscossione dei tributi comunali». Alla luce di ciò, appare quindi necessario «riorganizzare il sistema dei controlli interni volti ad assicurare il rispetto dei principi di legalità e trasparenza dell’azione amministrativa, nonché l’adozione di atti di indirizzo e controllo al fine di contrastare il fenomeno dell’evasione e dell’elusione dei tributi locali e per il loro recupero».
Infine il prefetto ha ribadito la volontà collaborativa da parte della prefettura annunciando di attendersi una comunicazione delle «determinazioni adottate in relazione a quanto sopra entro quindici giorni».

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