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Il Municipio di Ricadi

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Consiglio comunale acceso a Ricadi specie per quanto riguarda l’indagine della Guardia di finanza; la minoranza: “Intimidazioni dal sindaco”


RICADI – Un consiglio comunale infuocato quello che si è svolto l’altra sera con il sindaco Nicola Tripodi, a detta della minoranza, che ha manifestato “nervosismo, soprattutto per la vicenda dell’indagine della Guardia di Finanza”, che ha coinvolto alcuni dipendenti comunali.

“Ancora debiti fuori bilancio – fanno sapere dall’opposizione – accumulati al di fuori delle procedure e fatti ulteriormente lievitare fino a subire i pignoramenti. Abbiamo ricordato al sindaco del suo impegno preso con gli imprenditori turistici di ridurre la tassa di soggiorno, specialmente per soggiorni oltre i dieci giorni, evidenziando i reclami e le lamentele per le condizioni di degrado dei paesi, dei cimiteri e delle spiagge”.

Per quanto riguarda la carenza idrica, “abbiamo nuovamente invitato il primo cittadino, per onorare la sua antica militanza politica, di mettere a disposizione un’autobotte per fornire l’acqua almeno alle famiglie con anziani, ammalati e bambini, perché molti non possono spendere 50 euro ogni due giorni al mercato nero per rifornirsi”.
Infine, a conclusione dei lavori e “senza accettare il contraddittorio, Tripodi ha ridimensionato l’attività di indagine della Guardia di Finanza, sostenendo che si è trattato di un semplice accesso agli atti, enfatizzato ed ingigantito dalla stampa, e che i documenti acquisiti riguarderebbero il bilancio del 2022 , già vagliato dalla corte dei conti e quindi esente da vizi” .

Da qui, al Comune di Ricadi, le conclusioni al vetriolo: “Ha chiosato con arroganza e strali avvelenati, dichiarando che loro sono tranquilli e che deve preoccuparsi chi ha avviato con gli esposti l’attività di indagine, quasi a voler intimidire ogni iniziativa finalizzata ad un controllo sul suo operato. Dopodiché si è allontanato dall’aula impedendo ogni replica”.

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