X
<
>

La seduta dell'ultimo Consiglio comunale a Vibo Valentia

Share
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Uno scontro consumatosi all’interno della sala consiliare, che ha provocato strascichi anche fuori da Palazzo Luigi Razza.

Una frase su tutte, pronunciata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Silvio Pisani, ha provocato una vera e propria bagarre, tant’è che lo stesso è stato espulso dall’aula durante la seduta del civico consesso tenutasi lunedì.

«Quando nel M5S succede qualcosa a qualcuno, questi si autosospende o viene espulso e quindi prendiamo sempre dei provvedimenti, contrariamente a quanto avviene nel centrodestra. E non dimentichiamoci, senza offendere alcuno, che voi avete un capo politico che ha incontrato soggetti che non doveva incontrare», ha dichiarato.

Il riferimento, neanche tanto velato, è al senatore Giuseppe Mangialavori, coordinatore regionale di Forza Italia, e a quanto emerso nell’inchiesta antimafia “Imponimento”, dove lo stesso non è, comunque, indagato.

Apriti cielo: il presidente del Consiglio, Rino Putrino, ha provveduto ad allontanare il consigliere dall’aula, mentre i colleghi di maggioranza hanno inveito dagli scranni e fuori dalla sala consiliare.

Tutto ciò, ricordiamo, è avvenuto in occasione dell’esordio dei sei consiglieri entrati di recente a far parte della compagine forzista, che ora vanta 13 elementi.

Nel day after, invece, si è esposto il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Domenico Santoro, il quale ha voluto prendere le difese del gruppo pentastellato. «Hanno reagito scompostamente contro il rappresentante del M5S anche perché abbiamo rimproverato loro di aver imbrogliato i cittadini presentandosi alle elezioni comunali con una moltitudine di liste, solo per raccogliere più voti, mentre erano quasi tutti di una stessa lista, Forza Italia, a cui ora si sono riuniti, osannando un capo che prima avevano rinnegato», ha asserito.

Consiglieri di maggioranza che «non hanno avuto il coraggio di fare una sola lista perché sapevano di perdere e così hanno imbarcato i portatori di voti per poi scaricarli appena vinte le elezioni».

Proprio la squadra di Forza Italia ha diramato una nota di condanna per l’atteggiamento adottato da Silvio Pisani. Anzitutto hanno difeso l’operato del presidente Putrino, il quale «ha interpretato estensivamente la norma, consentendo la libera espressione di opinione e di parola ben oltre i limiti concessi dalla norma regolamentare, proprio con l’intenzione di non imbrigliare, ma semmai di favorire, il confronto politico e democratico». Dunque, «altro che censura».

I 13 consiglieri hanno poi fatto quadrato attorno al leader Mangialavori: «La cautela non è, sicuramente non lo è stata in quest’ultimo consiglio comunale, una virtù del consigliere pentastellato il quale, trascurando di trattare qualsiasi fatto personale e senza specificarlo, poiché nei fatti inesistente, ha concentrato il suo intervento quasi esclusivamente sulla denigrazione dell’avversario politico, sguazzando nel torbido ed agitando fantasmi al di là di ogni ragionevole dubbio».

Uno scontro destinato a proseguire anche nei giorni a venire, ma su altri tipi di “ring”. Ovvero, i social network.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE