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Il consiglio comunale di Vibo

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Tragedia sfiorata nel centro storico di Vibo per la trivellazione di una condotta del gas e di una condotta idrica che ha messo in serio pericolo la popolazione. I residenti dei condomini, a causa del propagarsi del gas, hanno avvertito malori. Chiusi la scuola “De Amicis”, la sede provvisoria della “Don Bosco” e il Conservatorio


VIBO VALENTIA – Tragedia sfiorata ieri sera, 27 gennaio, in via Cordopatri, nel centro storico di Vibo Valentia, dove l’azienda che si stava occupando di svolgere alcuni lavori ha trivellato il terreno bucando una condotta del gas e una condotta idrica che ha finito per provocare una seria situazione di pericolo. Ad affermarlo, oggi pomeriggio in consiglio comunale, è stato il sindaco Enzo Romeo evidenziando come il problema abbia “determinato una perdita di gas nei condomini delle abitazioni circostanti; abbiamo dovuto bloccare l’erogazione dell’acqua perché c’era stata una osmosi tra quest’ultima e il gas”.

Il primo cittadino, che ha effettuato sempre questa mattina un sopralluogo sulla zona, ha immediatamente emanato una ordinanza “per chiudere anche per la giornata di domani le scuole “De Amicis”, la sede provvisoria della “Don Bosco” e il Conservatorio, servite da questa parte di condotta idrica” e che si sta “valutando i danni e fare ciò che serve per mettere in sicurezza la zona e per definire un’azione di tipo legale finalizzata a stabilire condotte negligenti nella trivellazione”.

L’ORDINANZA DEL COMUNE

“L’ordinanza – aggiunge al riguardo una nota ufficiale di Palazzo Luigi Razza – si è resa necessaria sulla base di una comunicazione dei Vigili del fuoco che segnalavano, in data odierna, un intervento in via Cordopatri per fuga di gas. Al fine di consentire ai tecnici Italgas la riparazione della condotta di distribuzione gas, si è reso necessario interrompere la distribuzione idrica afferente il serbatoio denominato “Rai” che serve anche l’istituto scolastico De Amicis, quello provvisorio della “Don Bosco” e il Conservatorio “Torrefranca”. Al momento non è possibile prevedere quando si potrà ripristinare l’erogazione idrica nella struttura”.

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