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L'indagine è stata condotta dai Carabinieri della Stazione di Arena

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L’odissea di un avvocato di Vibo vittima di tentata estorsione e atti persecutori commessi dal suo cliente nei confronti del quale è stato emesso un divieto di avvicinamento al legale e ai suoi familiari


VIBO VALENTIA – Non paga la parcella al suo avvocato, riceve il decreto ingiuntivo che porta al blocco dei conti correnti, reagisce minacciando il legale e la madre di quest’ultimo mandando messaggi intimidatori e inquietanti; da qui la misura cautelare per il cliente emessa dal gip su richiesta della Procura di Vibo per tentata estorsione e atti persecutori.

Un’escalation interrotta dai Carabinieri della Stazione di Arena che, sotto il coordinamento della magistratura requirente di Vibo guidata da Camillo Falvo, hanno chiuso il cerchio delle indagini culminate con l’emissione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare al presunto autore degli atti persecutori, già noto alle forze dell’Ordine, con tanto di divieto di avvicinamento all’avvocato e ai suoi familiari vittime delle minacce.

LA GENESI DELLA VICENDA E IL LIBRETTO FUNERARIO

Il caso ha avuto inizio quando il legale in questione, a seguito del mancato pagamento di alcune parcelle, ha ottenuto un decreto ingiuntivo che ha portato al blocco dei conti bancari dell’inadempiente. Quest’ultimo ha reagito con minacce, cercando senza successo di rintracciare il legale presso la sua abitazione e inviando messaggi intimidatori in cui affermava che sarebbe diventato la sua “ombra”. Nonostante una prima querela per minacce, l’uomo avrebbe continuato a esercitare pressioni, contattando telefonicamente l’abitazione del legale e minacciando la madre di quest’ultimo.

La presunta intimidazione è culminata con il ritrovamento di un libretto di preghiere intitolato “Massime Eterne” sul parabrezza dell’auto dell’avvocato. Si tratta di un oggetto solitamente associato ai defunti, accompagnato da un messaggio inquietante rivolto al figlio di tre mesi del legale. Un gesto che ha generato forte preoccupazione all’intero nucleo familiare spingendo l’avvocato a presentare una denuncia per tentata estorsione e atti persecutori.

TENTATA ESTORSIONE E ATTI PERSECUTORI A UN AVVOCATO DI VIBO: LA SVOLTA INVESTIGATIVA

I Carabinieri di Arena, sotto il coordinamento della Procura di Vibo Valentia, hanno sequestrato il libretto e condotto un’indagine accurata nell’arco di una sola giornata, raccogliendo testimonianze cruciali e refertando rapidamente all’Autorità Giudiziaria. Grazie a questa tempestiva attività, frutto di un’indagine accurata condotta dal Pm titolare del procedimento che ha coordinato i certosini accertamenti svolti dai militari, già subito dopo il fatto, il Gip di Vibo Valentia, accogliendo in pieno la richiesta della Procura, ha emesso un’ordinanza di applicazione di misura cautelare imponendo al presunto autore il divieto di avvicinarsi all’avvocato e ai suoi familiari, mantenendo una distanza minima di 500 metri e vietando qualsiasi forma di comunicazione con le vittime.

“L’operazione – scrivono gli investigatori – evidenzia ancora una volta il ruolo centrale della Procura e dei Carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia nel garantire sicurezza e legalità senza tralasciare alcuna porzione di territorio, specie nelle Preserre vibonesi, e sottolinea la dedizione delle Istituzioni nel proteggere i cittadini e le fasce più deboli della popolazione con una presenza capillare e attiva”.

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