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Due giovani vibonesi, Silvia e Antonio, hanno perso la vita assieme a Marcella sulla Statale 100 nel tragico incidente in Puglia
VIBO VALENTIA – Avevano anticipato il rientro in Calabria perché Silvia aveva un appuntamento al quale non voleva mancare: festeggiare i 100 anni di nonna Filomena che per lei stravedeva. Ma a Vibo la 23enne non arriverà mai. E con lei i suoi compagni di viaggio, Antonio Panzitta, 32enne di Caroniti di Joppolo, e Marcella Risoli, giovanissima mamma 26enne di una bimba i 6 anni, di Francavilla Marittima, centro dell’alto Ionio cosentino.
Dopo il tremendo schianto che ha posto fine all’esistenza dei tre ragazzi è ancora forte il cordoglio e il dolore di tutta una regione che piange nuovamente delle giovani vite spezzate lungo le strade.
I DUE VIBONESI SILVIA E ANTONIO CON MARCELLA RIENTRAVANO DA UN RADUNO COSPLAY IN PUGLIA
Stavano rientrando da un raduno di cosplay allo Zoosafari di Fasano dove nel fine settimana si è svolto l’evento fiera “Zoocomix”. Una passione, la loro, per questo fenomeno il cui nome nasce dall’unione delle parole inglesi “costume” e “play”, e che sta a significare l’identificazione nel proprio personaggio favorito, che sia un eroe degli anime (cartoni animati), dei manga (fumetti) o dei videogiochi, cercando di imitarne gesti e comportamenti, e soprattutto, appunto, indossando un costume, normalmente auto-prodotto in casa, identico a quello portato da colui che si vuole impersonare, possibilmente corredato dagli stessi accessori, quali armi, anelli, scettri e così via.
Talmente appassionati da indossarli anche nel loro viaggio di ritorno fino allo schianto fatale avvenuto sulla Statale 100, all’altezza di Mottola, comune in provincia di Taranto, quando la Peugeot 107 rossa è andata ad impattare con la Bmw X1 sulla quale viaggiava una famiglia di Crispiano, marito e moglie 50enni e il figlio 13enne, è ricoverata all’ospedale Santissima annunziata di Taranto. I primi due sono in prognosi riservata ma non in pericolo di vita, mentre il ragazzino è stato dimesso.
CHI SONO SILVIA E ANTONIO I DUE VIBONESI MORTI NELL’INCIDENTE IN PUGLIA
Aveva la passione per il cosplay tant’è che al momento del terribile incidente indossava, al pari dei suoi compagni di viaggio, i costumi utilizzati durante il raduno di Fasano. Il giorno dopo il terribile incidente che ha strappato Silvia Scardamaglia, Antonio Panzitta e Marcella Risoli, è tanto il dolore che ha travolto tre comunità, ma in generale tutta la Calabria, nell’ennesimo incidente mortale che ha posto fine alla vita di tre giovani.
La 23enne Silvia era la figlia di un noto assicuratore vibonese, Livio Scardamaglia, e di Anna Luce Aiello, insegnante di Lettere al Liceo Scientifico “Giuseppe Berto” di Vibo Valentia, nonché nipote dell’ex consigliera comunale Barbara Citton e di Ercole Aiello, famiglia distinta ed nota a Vibo Valentia e dintorni. Oltre a quella per il cosplay, aveva una passione sfrenata verso il fratello Gabriele, iscritto al primo anno di Lettere all’Università di Bologna, cui era legatissima. E ra rientrata da pochi giorni in città da Catanzaro, dove frequentava Psicologia: qualche esame e poi avrebbe raggiunto il traguardo della Laurea. Aveva frequentato il Liceo “Morelli”, dopo di che aveva deciso di continuare il percorso di studi. I funerali sono previsti per domani (19 marzo) pomeriggio, alle 15.30, nel duomo di San Leoluca che sarà certamente, affollato da centinaia di persone.
L’altro vibonese, Antonio Panzitta, 32 anni, qualche tempo addietro aveva lasciato il suo paese natale, Caroniti, piccolo borgo del Comune di Joppolo, che si affaccia sul mare e volge lo sguardo verso la Piana di Gioia e l’Aspromonte, per trasferirsi al nord Italia in cerca di un lavoro. Tuttavia, dopo un po’ di tempo aveva deciso di lasciare la vita frenetica e tornare dai suoi affetti più cari con un solo obiettivo: aiutare la propria famiglia a mandare avanti il panificio sito in località Monteporo, in attività da oltre mezzo secolo. Si era quindi rimboccato le maniche aiutando i genitori e il fratello trovando così la propria dimensione. Anche lui aveva la passione per il Cosplay e con Silvia e Marcella aveva organizzato quel viaggio in auto per recarsi all’atteso raduno.
Ieri mattina il consiglio comunale, in segno di lutto, ha osservato in apertura un minuto di silenzio. Per lui i funerali sono in programma nella giornata di mercoledì 20, alle 10, nella chiesa di San Gennaro, a Caroniti.
L’IMPATTO SULLA STATALE 100, TEATRO DI NUMEROSE TRAGEDIE
Nell’immediatezza dell’impatto i soccorsi sono stati allertati dall’ex sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, che tornava da un evento a Bari, transitato sul posto pochi secondi dopo l’incidente sul quale la Procura di Taranto ha disposto il sequestro dei due mezzi coinvolti per accertarne le cause.
Una strada insidiosa la Statale 100, teatro di diverse tragedie nel corso degli anni l’ultimo dei quali avvenuto nel novembre scorso quando a perdere la vita furono tre militari del 7° Reggimento Bersaglieri della Brigata Pinerolo di stanza ad Altamura e un 60enne del Barese.
«Una tragedia annunciata – ha rimarcato Vanni Caragnano, presidente del Comitato Strade Sicure – Avevamo avvisato tutti già da tempi non sospetti, dal Comune di Mottola fino al Ministero delle Infrastrutture e i Trasporti: nella malaugurata ipotesi che ci fosse stato un altro incidente grave, presenteremo il nostro dossier in forma di esposto alla Procura della Repubblica di Taranto e così faremo», ha concluso Caragnano.
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Dispiace davvero per la perdita di tre giovani. In generale comunque, velocita’ e cattivi sorpassi hanno la loro nefasta incidenza.