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Alcuni dei danni prodotti

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La famiglia dei defunti presenta denuncia ai carabinieri, vandali in azione al cimitero di Capistrano

CAPISTRANO (VIBO) – «In tutta sincerità non ho una spiegazione plausibile del motivo di tale gesto, che è gratuito, grave e inquietante». Domenico Manduca commenta in questi termini il danneggiamento alla cappella funeraria di famiglia avvenuto l’altro ieri pomeriggio nel cimitero comunale di Capistrano. Ignoti hanno, infatti, asportato la foto della nonna, morta a 101 anni, prendendo a martellate l’effigie dello zio Salvatore Natale, deceduto nel 2006, per 40 anni brigadiere dei vigili urbani del piccolo borgo della Valle dell’Angitola.

A fare la scoperta è stata la signora che per conto della famiglia saltuariamente svolge opera di pulizia all’interno della struttura che ha visto la pianta che funge, di fatto, da cancello sradicata e subito dopo l’assenza della fotografia che ritraeva l’anziana dalla lapide. Accanto, invece, era rimasta quella del congiunto di Manduca ma con il vetro di protezione spaccato. Oltre questo gli ignoti hanno danneggiato anche i portafiori. I vandali non hanno toccato nessun’altra lapide presente nella cappella e, pare, neanche quelle di altri defunti sparse per il camposanto.

CAPISTRANO, VANDALI IN AZIONE AL CIMITERO: LA DENUNCIA

A quel punto il nipote dei due anziani deceduti si è recato presso la stazione dei carabinieri di Monterosso per denunciare l’accaduto del quale, come detto, non si riesce a dare spiegazione: «Non so davvero cosa pensare – ha ulteriormente commentato – anche perché le altre tombe in cui riposano i miei zii, e uno di questi è il pittore Franco Natale i cui studi portarono ad accertare la presenza di Renoir a Capistrano, non sono state toccate. In questi giorni provvederemo a mettere una nuova foto di mia nonna e sistemare quella di mio zio. Certo – ha rilevato ancora – si tratta di un episodio inquietante e fastidioso che, a mia memoria, non si è mai verificato nel piccolo paese e mi auguro che i carabinieri riescano a risalire agli autori. Prendersela con i defunti è odioso».

Un possibile aiuto potrebbe giungere da una videocamera posta nelle vicinanze ma non è chiaro se sia in funzione: «Lunedì mi recherò in Comune per accertarmi della cosa e chiedere, nel caso, ai commissari di ripristinare il servizio».

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