X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – La Polizia Penitenziaria salva la vita ad un altro detenuto. In cinque giorni sono già tre gli eventi e le vite salvate in Calabria. A darne notizia Sandrino Scalzo, segretario provinciale Osapp. Stamani, un detenuto di origine siciliane di 34 anni, ha tentato il suicidio mediante impiccagione e solo l’intervento della polizia penitenziaria ha evitato il dramma.

«La prontezza dimostrata da parte della Polizia penitenziaria e all’alta professionalità degli infermieri e medici del carcere di Vibo – afferma Scalzo – si e potuto scongiurare il peggio nelle circostanze citate si e evitato il peggio».

A Vibo, a fronte di una pianta organica di 246 unita ne sono assegnate circa 180, rileva il sindacalista, e le ultime assegnazioni risultano insufficienti a coprire la «grave carenza che determina un disagio e stress psico-fisico degli uomini e donne della Polizia Penitenziaria che nonostante tutto e per gli effetti di una linea di comando e dell’amministrazione locale efficientissima tiene sotto controllo, per quanto possibile, i disagi derivanti dalle citate limitatezze».

Ad intervenire anche il segretario regionale Maurizio Policaro evidenziando come la Calabria sia la regione con il alto numero di ristretti con patologie psichiatriche, «se poi si considera anche la modalità di assegnazioni non proprio confacenti alle esigenze e le difficoltà territoriali, conseguenzialmente ricadono negativamente sul sistema già gravemente penalizzato».

La segreteria generale Osapp, per voce del segretario generale aggiunto Pasquale Montesano, evidenzia «la necessità di specifici interventi sia per quanto riguarda le assegnazioni di soggetti psichiatrici sia per un immediato attenzionamento per la regione Calabria e nella circostanza per Vibo Valentia. Allora, ribadiamo e chiediamo al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, e alla nuova compagine di Governo, di aprire immediatamente un tavolo di confronto permanente e dare consequenzialità agli annunci fatti per interventi immediati, pena maggiori e più gravi conseguenze».

Un episodio che ripropone all’attenzione delle istituzioni l’emergenza carceri, che in Calabria è particolarmente sentita. Casi di suicidio si sono succeduti con frequenza impressionante nei penitenziari della regione.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE