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L'intervento dei carabinieri

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Ignoti hanno appiccato fuoco al portone di accesso del settecentesco Palazzo Gagliardi, l’intervento tempestivo ha evitato il peggio

VIBO VALENTIA – Ignoti hanno tentato di appiccare fuoco ad una porta del settecentesco Palazzo Gagliardi. L’immobile è sito nel centro storico di Vibo Valentia. La porta danneggiata è quella relativa ai locali dati in uso al “Cev”. L’episodio si è verificato questa sera, 12 novembre 2022, intorno alle 21. Sono stati i titolari del locale attiguo a far scattare l’allarme e a spegnere le fiamme.

A FUOCO IL PORTONE DI PALAZZO GAGLIARDI, LIMARDO: «GESTO DEPRECABILE»

Duro il commento del sindaco Maria Limardo. «È un gesto deprecabile di fronte al quale la comunità Vibonese esprime tutto il suo sdegno e – ha proseguito – che non può essere qualificato come una “bravata” dei soliti “balordi” ma che va condannato con assoluta fermezza».

Il sindaco ha poi aggiunto: «Mentre esprimo solidarietà agli amici del Cev i cui locali sono stati invasi dal fumo, un grazie va ai Carabinieri per il loro tempestivo intervento», ma anche «a quei cittadini attivi e responsabili che hanno dato l’allarme».

«In queste circostanze – conclude -si rimane sempre sgomenti e senza parole, speriamo che le telecamere, ormai ampiamente diffuse su tutto il territorio, possano consentire di individuare i colpevoli», ha concluso il primo cittadino.

TUCCI (M5S): «OFFESA PER TUTTA VIBO»

«Apprendo con sgomento e con non poca sorpresa – scrive il deputato del M5S Riccardo Tucci – del tentativo di incendio del portone d’ingresso del salone del Comitato Editori Vibonesi, dentro Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia. Sulla natura dolosa del gesto pare non vi sia nessun dubbio. Resta l’amarezza unita all’indignazione per un’azione così terribilmente violenta, assurda e insensata».

«A chi può dare fastidio un centro culturale che con le sue iniziative ha elevato la città agli onori della cronaca nazionale? – chiede Tucci – Fatico a trovare una risposta. Sta di fatto che quanto successo non colpisce e offende solo il Cev, ma tutta Vibo e i vibonesi onesti. Mi auguro gli inquirenti possano fare presto piena luce sulla vicenda assicurando alla giustizia gli ignoti malfattori. Giunga la mia piena e sentita solidarietà ai responsabili del CEV, e li esorto a continuare nella loro opera culturale; quanto accaduto ci suggerisce che ve n’è abbastanza bisogno».

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