Il disordine dopo l'aggressione
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Aggressione questo pomeriggio ai danni del sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio. Ad agire, secondo quanto è stato possibile apprendere, sarebbero state quattro persone che si sono introdotte nella casa comunale – in quel momento aperta in quanto c’era il rientro di alcuni dipendenti – dirigendosi direttamente verso l’ufficio in cui si trovava il primo cittadino in quel momento in riunione con alcuni tecnici.
I quattro hanno dapprima chiesto ad un impiegato di parlare con l’amministratore locale e dopo averne constatato l’impossibilità, hanno fatto irruzione nella sala dapprima sbraitando e successivamente aggredendo fisicamente il malcapitato sindaco.
Sono stato momenti concitati e di paura che hanno visto gli esagitati addirittura scagliare contro la vittima alcuni mobili presenti nella stanza. È stato il trambusto a far scattare l’allarme con la telefonata ai carabinieri della locale stazione. In pochi minuti il personale dell’Arma è giunto al municipio ma dei due presunti responsabili del deprecabile gesto nessuna traccia. Avevano infatti abbandonato in tutta fretta i locali.
Scaturchio è stato colpito con un oggetto al capo richiedendo necessario l’intervento di un’ambulanza del 118. Per lui la prognosi è di qualche giorno. Attualmente ignoti i motivi dell’aggressione sul quale stanno indagando gli uomini al comando del maresciallo Oriti e del capitano Conigliaro.
Ma c’è un retroscena altrettanto inquietante che sembra emergere da questa grave vicenda: in base a quanto è stato possibile apprendere, i quattro soggetti dopo essere stati al Comune di Dasà si sarebbero recati presso quello del vicino paese di Acquaro chiedendo di vedere il sindaco Giuseppe Barilaro. E anche in questa circostanza il movente sarebbe il medesimo in quanto l’amministratore locale aveva anch’egli espresso vicinanza alla Benemerita per i fatti del settembre scorso. Per sua fortuna, il primo cittadino non si trovava in quel momento all’interno del municipio e così i presunti responsabili si sono dileguati.
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