Il luogo dove venne ucciso Arcangelo Pelaia, il 29 giugno 2013
1 minuto per la letturaREGGIO CALABRIA – Oggi a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di Placido Giacobbe che è stato arrestato e portato in carcere a Vibo Valentia dove sconterà l’ergastolo.
L’uomo era risultato coinvolto nell’omicidio, avvenuto in pieno giorno a Gioia Tauro il 29 giugno 2013, di Arcangelo Pelaia che, mentre percorreva la salita di Giffone a bordo della sua auto, era stato barbaramente ucciso con l’esplosione di 9 colpi di arma da fuoco.
Il movente che lo avrebbe indotto a compiere l’atroce delitto, sembrerebbe riconducibile alla vendetta orchestrata dalla famiglia, a distanza di otto anni dal fatto, in risposta al duplice omicidio avvenuto il 01 luglio 2005, quando furono uccisi, da esponenti della famiglia Pelaia, Leonardo e Saverio Giacobbe, quest’ultimo fratello di Giacobbe Placido.
Una vendetta, quindi, durata oltre un decennio che ha visto il susseguirsi di morti da entrambe le famiglie.
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