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VIBO VALENTIA – «Si invita la popolazione a fare un uso ragionato e ragionevole del consumo di acqua». Questo uno dei numerosi messaggi che i sindaci della provincia stanno diramando attraverso i canali social alle rispettive comunità. Come ogni estate, la penuria d’acqua fa sentire i propri effetti negativi ma quest’anno la situazione sembra essere anche peggiore. Rubinetti vuoti, cittadini esasperati e turisti imbufaliti.
Il Vibonese è sempre più a secco e c’è chi, ormai accantonata la pazienza si affida alla magistratura; altri invece preferiscono trovare altri lidi in cui un servizio primario come l’erogazione del prezioso fluido è una normalità. Eppure, il bacino idrografico della Calabria non è certo esiguo. Ovviamente, se ci si mette ad innaffiare le colture o a lavare l’auto si comprende bene ogni sforzo viene sprecato, così come ogni singola goccia d’acqua. Dall’entroterra alla costa il copione è lo stesso.
Emblematici i casi di Vibo Marina e Bivona la cui comunità ha anche presentato esposto in Procura per chiedere di accertare le cause di questo fastidioso disservizio. Nei giorni scorsi, una palazzina con 18 famiglie ha lamentato l’assenza di acqua per diversi giorni, e lo stesso è capitato ai residenti di altri edifici. Nella vicina Bivona medesima situazione, con i vacanzieri che hanno preferito lasciare il territorio, mentre chi ha la casa al mare non è rimasto altro che tornare a quella principale.
Purtroppo, rilevano gli l’interessati che si sono rivolti alla magistratura, a rimetterci sono sempre gli utenti, «senza che nessuno si sia mai adoperato perché tali disservizi non si ripetano più e senza che nessuno pensi al danno arrecato ai cittadini». Alla luce di tutto questo, dunque, si chiede che la Procura proceda sollecitamente ad individuare «il colpevole o i colpevoli, sporgendo formale denuncia–querela nei confronti di chi abbia indebitamente omesso atti del proprio ufficio, rendendosi responsabile di gravi inadempienze ed eventuali danni erariali».
Emblematica la situazione di una famiglia: «Dallo scorso mese di gennaio, insieme alla mia famiglia, potendo scegliere dove affittare la casa, optammo per Vibo Marina pensando cosicché durante i mesi estivi avremmo potuto godere della vicinanza del mare e delle spiagge. Purtroppo però, mai scelta fu più sbagliata. Ad oggi, dopo oltre 18 giorni, in casa non arriva acqua se non per circa una mezz’ora al mattino presto. All’inizio avevamo pensato che il problema fosse momentaneo, ma non è così. A questo punto, con grande amarezza e valutando il tutto, con mia moglie abbiamo deciso che, essendo il problema insostenibile, l’unica soluzione era quella di andare via. Pertanto, di comune accordo col proprietario, che ha compreso le nostre ragioni, abbiamo deciso che tra circa un mese, non appena avrò ottenuto il trasferimento in una nuova sede, lascerò l’appartamento. Una sconfitta per tutti», ha concluso amareggiato.
Come dargli torto?
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