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Il luogo dell'incidente

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LIMBADI (VV) – Saranno i carabinieri, probabilmente con l’ausilio delle immagini degli impianti di videosorveglianza, a ricostruire la dinamica dell’incidente in bicicletta costato la vita, nel pomeriggio di ieri, ad un 42enne di Limbadi, Antonino Vinci.

L’incidente è avvenuto in via Nicholas Green mentre il malcapitato percorreva un tratto di strada, nei pressi della distilleria Caffo, a bordo della sua bicicletta modificata con un motore a scoppio di piccola cilindrata. Si tratta del cugino di primo grado di Matteo Vinci, vittima di un attentato avvenuto il 9 aprile del 2018, quando venne dilaniato da un’autobomba piazzata sotto la sua vettura.

Fatale per il cugino Antonino si sarebbe rivelato l’impatto al suolo dopo la caduta dalla bici, sulle cui cause cercheranno di fare piena luce i militari dell’Arma nel tentativo di capire se si tratti di un sinistro autonomo o se qualche altro mezzo possa essere coinvolto.

Secondo una prima ricostruzione, dopo l’incidente la bici era priva della ruota anteriore, ritrovata a diversi metri di distanza dal telaio con una forte ammaccatura del cerchione. Tra i primi a soccorrere il 42enne alcuni suoi amici che si trovavano nei pressi del luogo dell’incidente, ma, secondo quanto riferito, l’uomo è morto sul colpo e inutile si è rivelato ogni tentativo di rianimarlo.

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