1 minuto per la lettura
SORIANO (VIBO VALENTIA) – «Desidero esprimere la mia vicinanza ai Carabinieri della Caserma di Soriano Calabro e a tutte le Forze dell’ordine in generale per il grave gesto verificatosi nei giorni scorsi, in cui, purtroppo, si è reso protagonista mio fratello Vincenzo Primerano. Io e la mia famiglia ci dissociamo da ogni forma di violenza e condanniamo fermamente l’episodio».
La firma in calce è quella dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Soriano, Maria Teresa Primerano, finita nella bufera, di riflesso, per via dell’aggressione subita da due carabinieri della Stazione del borgo delle Preserre, ad opera del congiunto e di Salvatore Emmanuele, ritenuto dagli investigatori, soggetto vicino al gruppo degli Emanuele.
Aggressione consumatasi venerdì della scorsa settimana (LEGGI) al termine della quale un militare dell’Arma ha riportato la frattura del setto nasale e il collega escoriazioni su varie parti del corpo. Il tutto era nato da un controllo effettuato dai due carabinieri nei confronti di Emmanuele che – avendo l’obbligo di soggiorno nel comune di Gerocarne – era stato notato – insieme a Primerano – nel territorio di Soriano, quindi in violazione della misura disposta dal giudice. Gli animi si erano surriscaldati fino ad arrivare alla colluttazione.
Ad entrambi era concessa l’obbligo di presentazione alla Pg, pur in presenza della convalida del provvedimento.
La notizia del coinvolgimento del fratello dell’assessore si era subito diffusa in paese creando non poco imbarazzo in seno alla Giunta guidata dal sindaco Bartone e al Consiglio, col primo cittadino che avrebbe chiesto un formale passo indietro della Primerano. Passo che al momento non c’è stato.
Sempre Bartone, si era recato a far visita ai carabinieri della Stazione per manifestare la sua vicinanza all’Arma.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA