La rivendita di tabacchi presa di mira da ignoti
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Nuova, grave intimidazione, ai danni del titolare di un tabacchino con annessa rivendita di giornali nella zona industriale di Vibo Valentia. Ignoti malviventi, la scorsa notte, hanno esploso sei colpi di pistola all’indirizzo della saracinesca e dell’attiguo distributore di sigarette, dell’attività commerciale denominata “La dea Bendata”, sita lungo la Statale 18, nei pressi del centro commerciale.
Un vero e proprio raid quello commesso intorno alle 23.20, quando ancora la strada era frequentata così come alcuni locali di ristorazione presenti nelle immediate vicinanze, che si è esteso ad un altro obiettivo: un’Audi parcheggiata poche decine di metri più avanti e di proprietà di un imprenditore incensurato. In questo caso i colpi esplosi sono stati almeno quattro.
Episodi, quindi, collegati ma con vittime diverse in base a quanto potuto apprendere dagli investigatori della Questura che hanno avviato le indagini. Sul posto per i primi rilievi si sono portati gli uomini della Sezione Volanti alle direttive del commissario Antonio Runfolo e i collegi del Reparto prevenzione Crimine mentre le indagini sono passate alla Squadra Mobile guidata dal dirigente Di Lella. I rilievi sono effettuati dalla Polizia scientifica.
Per quanto concerne l’attività commerciale, nel gennaio dello scorso anno i malviventi avevano utilizzato lo stesso modus operandi, esplodendo almeno sette colpi di pistola, ma successivamente si erano diretti verso altri obiettivi: un magazzino in uso ad una ditta edile del luogo e la sede Bartolini, poco distante.
Che l’area industriale sia al centro delle attenzioni della criminalità è cosa ormai ben nota non solo per la miriade di danneggiamenti ma anche per quanto riportano le varie inchieste, soprattutto della Dda, non ultima “Rinascita-Scott” che dedica interi capitoli ai numerosi episodi intimidatori messi in atto sia dalle presunte giovani leve del crimine che da affermati capi storici locali. Dopo il maxiblitz del dicembre scorso, la situazione sembrava essere tornata alla normalità, ma adesso la criminalità sembra essere tornata a rialzare nuovamente la testa facendo ricorso al metodo che la contraddistingue: la violenza delle armi.
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