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PIZZO – «La notizia del coinvolgimento del sindaco Gianluca Callipo nell’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ci lascia sconcertati e profondamente addolorati. Crediamo fermamente nella Giustizia e siamo certi che la verità dei fatti verrà accertata nelle sedi opportune, ma non possiamo fare a meno di nascondere la nostra incredulità per accuse che non avremmo mai ritenuto credibili se riferite a quello stesso Gianluca Callipo che conosciamo e che abbiamo imparato a stimare come persona e come amministratore».
Ad affermarlo sono il vicesindaco Maria Francesca Pascale, gli assessori Fabrizio Anello, Giorgia Andolfi, il presidente del Consiglio Giacinto Maglia, e i consiglieri Sharon Fanello, Cristina Mazzei e Antonio Gaglioti.
«In attesa che la Giustizia faccia il suo corso e nell’auspicio che Callipo possa tornare presto a guidare il Comune di Pizzo, senza più ombre giudiziarie su quella che fin qui è stata una specchiata esperienza amministrativa e politica – affermano gli interessati – l’Ente andrà avanti nei modi previsti dalle norme in materia, con il vice sindaco che svolgerà le funzioni proprie del primo cittadino. Faremo di tutto per evitare intoppi e rallentamenti nell’attività del Comune, nella consapevolezza che la priorità resta il bene della comunità amministrata».
In giornata si è dimesso l’assessore ai lavori pubblici Pasquale Marino, indagato nell’inchiesta e tirato in ballo nelle vicende che hanno riguardato il sindaco Callipo, quest’ultimo ristretto in carcere.
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