Rosario Mazza
1 minuto per la letturaAlessandro Ciancio, 23 anni, è accusato di omicidio aggravato dai futili motivi e tentato omicidio
VIBO VALENTIA – I carabinieri hanno chiuso il cerchio attorno ad una persona accusata di aver ucciso il 21enne Rosario Mazza ferendo il fratello 18enne Simone.
Il giovane, Alessandro Ciancio, 23 anni, di Acquaro, stesso paese delle giovani vittime, è accusato di omicidio aggravato dai futili motivi e tentato omicidio, dopo essere stato interrogato dai capitani Mattia Losciale e Valerio Palmieri e dal pm Claudia Colucci.
L’attività investigativa posta in essere dal personale dell’Aliquota operativa di Serra San Bruno unitamente ai colleghi del Reparto operativo del Nucleo investigativo di Vibo e della stazione di Arena, ha consentito di far emergere elementi a carico del giovane che ieri sera, intorno alle 20, ha sparato contro i due fratelli uccidendo Rosario Mazza, raggiunto con un colpo alla schiena, e ferendo all’addome e alla coscia destra il 18enne.
Secondo le prime ricostruzioni, la sparatoria sarebbe avvenuta, quindi, a causa di precedenti dissidi tra le vittime e il presunto killer che, ieri sera dunque, avrebbe raggiunto i fratelli Mazza sulla via Stramandinoli, all’altezza del Bar Italia e, dopo averli indotti a scendere dall’auto, avrebbe eseguito l’azione a fuoco. L’arma utilizzata per il delitto è una pistola calibro 6,35 non ancora ritrovata
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