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VIBO VALENTIA – Oltre dieci quelli esplosi, più di quattro quelli che lo hanno colpito alle gambe. L’obiettivo del malvivente non era uccidere ma ferire la sua vittima, metterle paura. Questo risulterebbe dai primi accertamenti dell’attentato a Francesco Patania, noto imprenditore edile, rimasto vittima, venerdì sera, di un agguato mentre si trovava nel cortile della sua abitazione a Vena di Ionadi. Agguato avvenuto intorno alle 20.30 quando il 64enne, dopo essere sceso dalla sua auto ed aver varcato il cancello, è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco. Patania si è subito accasciato a terra, ma l’attentatore molto probabilmente non aveva in animo di finirlo ma solo di ferirlo. Ne avrebbe, infatti, avuto tutto il tempo visto che la vittima non poteva muoversi. E invece, il malvivente si è rapidamente allontanato a piedi, varcando nuovamente il cancello, e scomparendo tra l’oscurità, forse raggiungendo un’autovettura o un motociclo lasciato nelle vicinanze. 

L’imprenditore, per oltre 15 anni ex vice presidente della Vibonese Calcio, è stato trasportato con una auto privata presso il pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino dove i sanitari hanno provveduto a prestargli le prime cure prima di trasferirlo nel reparto di Ortopedia, dove si trova attualmente. Secondo quanto è stato possibile apprendere, i colpi sarebbero fuoriusciti dal corpo dell’uomo, segno, questo, che non avrebbero interessato le strutture ossee. Resterà ricoverato ancora qualche giorno prima di essere dimesso. Sul movente la Squadra Mobile guidata dal dirigente Orazio Marini sta seguendo più piste.
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