Salvatore Solano
2 minuti per la letturaIl prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, ha inviato la commissione di accesso agli atti al comune di Stefanaconi per accertare presunte infiltrazioni mafiose
VIBO VALENTIA – Ieri la notizia dello scioglimento del consiglio comunale di Acquaro. Oggi quella dell’invio della commissione di accesso agli atti al comune di Stefanaconi. La decisione assunta l’altro ieri e resa operativa stamani, 19 settembre 2023, dal prefetto Paolo Giovanni Grieco.
L’ente locale è attualmente guidato dal sindaco Salvatore Solano. Al suo secondo mandato, fino allo scorso gennaio presidente della Provincia di Vibo il cui nome è finito nel processo “Petrolmafie”. Egli è accusato di corruzione, estorsione elettorale e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa. È cugino di Giuseppe e Antonio D’Amico, ritenuti esponenti della criminalità organizzata, nello specifico della Locale ’ndrangheta di Piscopio.
STEFANACONI, ARRIVA LA COMMISSIONE DI ACCESSO AGLI ATTI
A darne comunicazione lo stesso comune sulla sua pagina Facebook. “Dalla pagina pubblica dell’ente comunale sentiamo il dovere di informarvi che in data odierna con decreto (numero 41831 del 18.09.2023) del Prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, è stata notificata la nomina della commissione di accesso agli atti amministrativi. La Commissione dovrà acquisire gli atti prodotti dall’insediamento dell’attuale amministrazione comunale ad oggi”.
“Nel rispetto delle prerogative di legge, tale decisione rientra nei poteri che lo Stato esercita attraverso i propri organismi per accertare se l’amministrazione pubblica abbia agito con correttezza, linearità e trasparenza, nell’esercizio delle proprie funzioni. Per come richiesto in atti, nel più breve tempo possibile, verranno forniti i documenti richiesti, da cui si potrà evincere in modo eloquente come ogni atto sia stato adottato nell’esclusivo interesse della comunità amministrata. Riponiamo piena fiducia nelle Istituzioni dello Stato che hanno il compito di accertare la verità secondo giustizia e legalità, a cui, noi amministratori, non ci siamo mai sottratti e mai ci sottrarremo. Siamo nati come squadra e come squadra continueremo a stare uniti. Certi che l’onestà e la dirittura morale cristallizzata nel nostro agire amministrativo possa continuare ad alimentare il sogno e l’impegno per la comunità di Stefanaconi”, hanno concluso dal Comune.
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