Bruno Brizzi
2 minuti per la letturaL’originale iniziativa simbolica promossa dal panificatore Bruno Brizzi a Vibo Valentia: pane a forma di cuore da donare alle donne
VIBO VALENTIA – Cuori e pane, i simboli del Natale donati alle donne dal panificatore vibonese Bruno Brizzi. In questi giorni in cui si celebrano le festività natalizie, alcuni gravi episodi di cronaca hanno avuto, loro malgrado, protagoniste alcune donne. Tali fatti di violenza, purtroppo, stridono con il diffuso clima di serenità e gioia collettiva.
Per questo motivo, il fornaio vibonese Bruno Brizzi ha voluto organizzare un’iniziativa verso le donne: omaggiare tutte le clienti che entrano nella sua attività commerciale con un pane di colore rosso a forma di cuore. Un piccolo dono quello dell’artigiano del forno, ma che assume un grande valore simbolico. In questo momento storico, la bieca violenza di pochi uomini fa spesso più rumore di tanti piccoli gesti d’amore che quotidianamente vengono donati alle donne.
Questa iniziativa diventa quindi un messaggio di speranza per una cultura del rispetto e della comprensione reciproca, e contro la follia e la violenza di alcuni soggetti da condannare.
Il forno in questione si trova su viale Papa Giovanni Paolo II, nel periferico quartiere Moderata Durant. Uomo dallo sguardo paterno e dal sorriso accogliente, per il sig. Brizzi queste sono iniziative naturali che però dovrebbero far riflettere.
«Natale – afferma l’uomo – è l’occasione ideale per aprire il cuore verso gli altri e, soprattutto, verso chi subisce violenza fisica o verbale. Dopo i recenti, tragici, episodi subìti da alcune donne in Italia, abbiamo deciso che fosse giusto inviare un segnale di amore e rispetto verso tutte le donne. In questi giorni, quindi, regaliamo un pane a forma di cuore alle clienti che vengono a farci visita al nostro negozio».
Il fornaio vibonese non è nuovo a slanci solidali, infatti già in passato si è generosamente speso con altre meritorie iniziative. Un paio di anni fa, aveva regalato un sorriso ai degenti dell’ospedale Jazzolino di Vibo. Nell’occasione il benefattore aveva donato una trentina di panettoni artigianali; e così, in quel Natale, alcuni degenti erano stati allietati dal ristoro di una buona fetta di un dolce offerto col cuore.
O ancora, durante la scorsa Pasqua, sollecitato da alcuni clienti, aveva avviato una piccola iniziativa: chi voleva, poteva comprare qualche pitta pia e lasciarla nell’espositore all’esterno del locale. Per ogni pacchetto donato ai meno fortunati, aggiungeva qualche dolce in più in quelli acquistati dai suoi clienti.
Tornando al presente, il signor Brizzi chiarisce il suo pensiero sull’argomento più d’attualità in questo periodo: «Qualunque donna potrebbe essere nostra madre, nostra figlia o nostra sorella, e noi uomini abbiamo il dovere di rispettarla e, se il caso, proteggerla da ogni atto di violenza o aggressione che, eventualmente, possa arrecare un danno fisico o anche solo morale alla persona».
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