X
<
>

L'uscita del feretro dalla chiesa

Share
3 minuti per la lettura

Folla commossa, a Vibo Marina, in occasione dei funerali della piccola Sofia, scomparsa a soli due anni. In una chiesa gremita il messaggio del vescovo Attilio Nostro: “Eri una bambina bellissima”


VIBO VALENTIA – Un dolore immenso ha avvolto la comunità di Vibo Marina e oltre, nel giorno dei funerali alla piccola Sofia Tripodi Garufi, scomparsa nel sonno lo scorso martedì, verosimilmente a causa di un malore improvviso. L’ultimo saluto della bimba di appena due anni si è svolto nella chiesa della Madonna di Pompei, gremita di familiari, amici e conoscenti, tutti uniti in un commosso abbraccio ai genitori e ai parenti della bambina.

L’OMELIA DEL VESCOVO ATTILIO NOSTRO IN CHIESA A VIBO MARINA

L’omelia, toccante e profonda, è stata pronunciata dal vescovo Attilio Nostro, che ha saputo interpretare il dolore di chi si trova a fare i conti con una tragedia inaccettabile. Al suo fianco, il parroco mons. Enzo Varone e altri sacerdoti. Il presule ha voluto condividere un pezzo della sua storia personale, ricordando la perdita del proprio fratello. Nella chiesa il dolore composto dei familiari. Tanti volti tristi, molti dei quali parzialmente celati dagli occhiali scuri e tanti interrogativi su una morte così ingiusta, inattesa, imprevedibile eppure dannatamente reale.

La chiesa gremita di gente

Il vescovo Nostro, che ha officiato la funzione (accanto a lui il parroco mons. Enzo Varone e altri sacerdoti), ha interiorizzato il momento e la sofferenza dei genitori e di tutti i parenti di Sofia facendo un parallelismo con la storia, altrettanto tragica, del fratello, venuto a mancare negli anni ’80, quando lui aveva appena 17 anni, raccontando le parole del padre “che capii esser quelle del signore e così un anno dopo mi votai interamente a Lui abbracciando la fede ed entrando in seminario”.

“SOFIA ERA UNA BAMBINA BELLISSIMA”

Ma le domande per un destino così avverso restano e mons. Nostro, temprato dalla quella terribile esperienza, ha voluto trasmettere ai familiari di Sofia il proprio conforto ma anche l’esortazione ad affidarsi completamente a Dio. “Sofia era una bambina bellissima – ha aggiunto – Sta a noi perpetrare non solo il suo ricordo ma anche la sua testimonianza che seppur breve su questa terra ha comunque lasciato un segno indelebile nei suoi cari. La bellezza deve essere vita. Davanti ad eventi del genere non bisogna trovare una spiegazione perché non esiste. Cara Sofia, grazie per aver reso così bella la nostra vita”.

La piccola Sofia

I FUNERALI DI SOFIA: LUNGO APPLAUSO E PALLONCINI ALL’USCITA DEL FERETO

Terminata la funzione funebre, all’uscita del feretro dalla chiesa, un lungo applauso ha accompagnato il saluto alla piccola Sofia, mentre palloncini rosa e bianchi si libravano nell’aria, simbolo di un’anima pura e leggera volata in cielo troppo presto. Una grande fotografia della bimba, sorridente, campeggiava su un furgone pubblicitario, un ulteriore omaggio a quella creatura dal sorriso contagioso e dalla vitalità travolgente, amata da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerla.

La notizia della sua scomparsa ha scosso profondamente l’intero quartiere, dove in molti hanno faticato a credere a quanto accaduto. I social network sono stati invasi da messaggi di cordoglio, testimonianze di un affetto e di un dolore collettivo che si sono estesi ben oltre i confini della città. In tanti si sono stretti attorno alla famiglia Tripodi Garufi, offrendo supporto e vicinanza in un momento così difficile.

Sofia lascia nel dolore immenso i suoi genitori, Matilde Tripodi e Alessandro Garufi, i nonni Sara Gatto, Anna Comito e Francesco Tripodi, lo zio Simone Tripodi, le bisnonne Anna Bertia e Olga Maria, gli zii Antonio Gatto, Graziano e Antonio Tripodi, e tutti i parenti che oggi devono affrontare una perdita che nessuna parola potrà mai colmare.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE