La vittima Vincenzo Caruso
2 minuti per la letturaSanitari aggrediti a Soriano, il racconto della vittima Vincenzo Caruso (sindaco di Pizzoni oltre che infermiere): «Prima mi hanno preso a calci e pugni, poi sono fuggiti andando all’ospedale di Vibo»
VIBO VALENTIA – «Sono stato aggredito, con calci e pugni, da due persone sapendo che ero il sindaco di Pizzoni e non solo un infermiere del 118».
È l’inizio del racconto di Vincenzo Caruso, ancora sconvolto e dolorante ma «indignato» per quanto verificatesi ieri sera all’interno della Guardia medica dell’ex ospedale “San Domenico” di Soriano Calabro. «Sono accorso in Pronto soccorso – ha riferito – a seguito della richiesta di aiuto della dottoressa Lucia Farfaglia, di turno alla Guardia medica, aggredita verbalmente da cinque persone che mostravano toni accesi nei suoi confronti e del marito che l’aveva accompagnata per il turno serale».
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Secondo il racconto dell’infermiere-sindaco, all’interno della Guardia medica hanno «trasportato un ragazzo con gravi ferite al cranio e al torace e la dottoressa di turno ha chiesto aiuto ai colleghi del 118 per gestire il caso che, secondo la descrizione dei sanitari, si presentava grave». Caruso è stato il primo a raggiungere l’ambulatorio e, dopo aver visto le condizioni in cui versava il giovane ferito, si è ridiretto alla postazione del 118 per chiedere l’ausilio dei colleghi e, conseguentemente, effettuare un trasferimento.
SANITARI AGGREDITI, IL RACCONTO DELL’INFERMIERE VITTIMA DELLA VIOLENZA
«Tornato in Guardia medica – ha proseguito nel racconto -, unitamente al mio collega e al medico di turno al Pronto soccorso, il ragazzo ferito non c’era più e ad attendere erano invece rimasti due individui, che mi hanno colpito a calci e pugni e rotto gli occhiali. Ho tentato di difendermi fino a quando i due non si sono dileguati. L’intollerabile episodio ha avuto epilogo all’ospedale di Vibo Valentia, dove le due persone che mi hanno aggredito hanno tentato di proseguire creando momenti di tensione anche all’interno della struttura sanitaria dello Jazzolino, ma li hanno costretti a desistere».
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All’ospedale di Vibo, Vincenzo Caruso i sanitari hanno medicato con prognosi di sette giorni ricevendo la solidarietà del commissario Asp, Antonio Battistini unitamente alla dottoressa Farfaglia, al marito e agli altri sanitari coinvolti nell’inammissibile episodio. «Ho fatto denuncia alle Forze dell’ordine – ha concluso il primo cittadino di Pizzoni, Comune confinante con quello di Soriano Calabro -, confido nella giustizia e spero sia fatta luce al più presto sull’intera vicenda. Non possiamo lavorare in queste condizioni, il nostro compito è curare le persone e salvare le vite, è inaccettabile che le nostre siano a rischio».
I carabinieri sono impegnati in queste ore a ricostruire l’intera vicenda e ad accertare le responsabilità. Ferma è stata la condanna degli esponenti politici, di destra e di sinistra, a partire dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto di cui riferiamo in uno degli articoli a corredo.
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