I funerali di Luigi Lombardi Satriani
3 minuti per la letturaBRIATICO (VIBO VALENTIA) – In un’afosa giornata che anticipa ormai l’estate, si sono svolti i funerali dell’antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani. Ad assiepare il palco allestito per accogliere il vescovo monsignor Attilio Nostro e i numerosi officianti, circa un migliaio di persone giunte da ogni dove d’Italia ed anche dall’estero. Tra i presenti si distinguevano le presenze dell’ex senatore Francesco Bevilacqua, dell’ex deputato Michele Ranieli, dell’ex assessore al bilancio della Regione Calabria, Demetrio Naccari Carlizzi e dell’ex presidente della provincia di Vibo Valentia, Vincenzo Romeo, oltre ai numerosi amministratori locali in rappresentanza di Parghelia, Briatico, Jonadi, Mileto, Zambrone e molti altri ancora.
Stridono purtroppo alcune assenze e ci riferiamo ai politici in attività. Nessun deputato o senatore in carica del collegio di cui Lombardi Satriani è stato senatore nel quinquennio 1996-2001, nessun consigliere regionale, certamente le amministrative imminenti li avranno trattenuti in altre sedi più spendibili in termini elettorali.
Un’aria surreale di silenzio mista a commozione ha accompagnato l’omelia di monsignor Nostro, che ha rimarcato la straordinaria parabola umana ricca di cristianità dell’uomo e dello studioso. Al termine della cerimonia, ha poi preso la parola il sindaco di Briatico Lidio Vallone, in un commosso ricordo, ha rammentato l’amico ed il cittadino, tra aneddoti e fatti di vita quotidiana, soffermandosi sulla sensibilità dell’uomo Luigi nei confronti della comunità e dei concittadini di San Costantino, piccolo borgo portato nel mondo dal suo figlio prediletto.
Commosso l’intervento dell’antropologo Fulvio Librandi, discepolo del Lombardi Satriani. Nelle sue parole cariche di amore e devozione verso l’amico e l’antropologo, ha dichiarato la sua estrema gratitudine per l’immenso lascito di visioni, scoperte, nuove prospettive di studio del mentore Lombardi Satriani, anticipatore e promotore di nuovi cammini e strade oggi percorse dalla folta schiera di ex allievi che oggi in molti casi, guidano le cattedre e i dipartimenti di numerose università italiane e straniere.
L’antropologo Vito Teti ha raccontato della sua cinquantennale amicizia con Luigi Maria, partendo da un percorso a ritroso è riandato indietro nel tempo nell’amicizia e nell’attività che li hanno visti assieme in numerosissimi studi, attività e ricerche. Un cerchio che si chiude ma che continua e che la morte non interrompe. In ultimo, il figlio Alfonso, ha parlato dell’amore come filo conduttore della vita del padre Luigi, amore che pur non scevro da errori, ha instillato e fecondato in lui e nei familiari l’umiltà, la disponibilità, il servizio verso il prossimo, amore che proseguirà ancora perché forti sono le radici e floridi i rami della pianta.
Luigi Maria Lombardi Satriani fino all’ultimo dei suoi giorni, pur vessato dalla sofferenza nel corpo, manteneva lucido il pensiero e la voglia di vivere, continuando nelle sue numerose attività di studioso e coordinatore di svariati progetti e attività. Tra i tanti messaggi di cordoglio, affetto e vicinanza, quelli dei professori José Luis Alonso Ponga e Maria Pilar Panero Garcia dell’Università di Valladolid in Spagna. Dopo un lungo applauso la salma è stata portata sotto il balcone dello studio dell’antropologo, studio nel quale, come da un osservatorio straordinario e privilegiato, sono state scritte le più belle pagine dell’antropologia e della letteratura italiana e mondiale.
I resti mortali di quelli che sono stati uno degli uomini più straordinari che la nostra terra calabrese abbia generato, sono poi stati tumulati nella secolare cappella gentilizia nel cimitero di Briatico, tra i suoi avi ora riprenderà i discorsi mai interrotti d’amore e poesia, antropologia e storia.
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